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Ritardo aereo, dopo quante ore si può chiedere il rimborso e cosa fare

La compagnia aerea responsabile di un ritardo non può sottrarsi ai suoi oneri risarcitori, salvo alcuni casi. Vediamo come procedere per far valere i propri diritti di passeggero danneggiato.
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Intervista a Avv. Roberto Della Casa
A.L. Assistenza Legale - Genova
A cura di Giusy Dente
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In caso di ritardo e cancellazione di volo aereo, sono due i testi da tenere presente: Convenzione di Montreal e EU 261/2004. Entrambe tutelano il passeggero e i suoi diritti: in caso di disagio, infatti, il passeggero può presentare il suo reclamo e tentare di ottenere un rimborso. L'ENAC (Ente Nazionale per l'Aviazione Civile) elenca i diritti dei passeggeri in caso di ritardo prolungato del volo e spiega anche quando si ha diritto anche alla compensazione pecuniaria, dunque al risarcimento. Le cose cambiano a seconda che il volo riguardi l'UE oppure il Regno Unito (o un altro extra UE). L'avvocato Roberto Della Casa è entrato nello specifico di alcuni casi, spiegando a Fanpage.it come muoversi.

Dopo quante ore si ha diritto al rimborso e all'assistenza a terra

Se il ritardo del volo è di almeno 5 ore, il passeggero ha la possibilità di vedersi rimborsato il prezzo del biglietto. In alcuni casi si ha diritto anche alla compensazione pecuniaria, dunque al risarcimento: questo non vale qualora il ritardo sia attribuibile a circostanze eccezionali. Il passeggero ha diritto anche all'assistenza a terra. Come per le cancellazioni, anche per i ritardi la compagnia si deve far carico delle spese di ristorazione, di telecomunicazione, di trasporto e di eventuale sistemazione in albergo. Nello specifico, vanno considerate le ore di ritardo, la distanza coperta dal volo e se si tratta di volo intracomunitario o extracomunitario.

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A quanto ammonta il rimborso in base al ritardo e alla tratta del volo

L'EU 261/2004 si concentra sull'eventuale perdita economica conseguente al ritardo ed è valida solo all'interno dell'Unione Europea. Stabilisce un risarcimento compreso tra 250 e 600 euro a seconda della distanza coperta dal volo e dell'ora del ritardo. La convenzione di Montreal è la più applicata a livello internazionale, perché ha un elevatissimo numero di Stati aderenti e firmatari, inclusa l'Italia. Si concentra sui danni che un ritardo aereo può causare ai passeggeri e ha un'unità di misura tutta sua che si chiama Diritto Speciale di Prelievo: "Riguarda sia il trasporto merci che il trasporto passeggeri. L'articolo 22 stabilisce dei limiti entro i quali il passeggeri può ottenere un risarcimento in caso di ritardo: a seconda della gravità, il cliente può ottenere una compensazione fissata nel limite di 5346 DSP. Questa unità va convertita nel Paese in cui si applica la convenzione e il suo valore oscilla a seconda del mercato; attualmente si traduce in un importo pari a circa 4000 euro di tetto massimo, che il cliente può puntare a ottenere. Ma è il giudice a stabilire qual è l'importo che giusto riconoscere al cliente danneggiato dal ritardo".

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Cosa succede se a causa del ritardo si perde la coincidenza di un volo

Ovviamente il ritardo di un volo, implica in alcuni casi l'impossibilità di proseguire il viaggio come da programma, qualora ci fossero coincidenze con altri trasporti e dunque altri biglietti già acquistati: "Anche questa è un'ipotesi di inadempimento da parte della compagnia, che deve assumersi la responsabilità di questa evenienza" ha chiarito l'avvocato.

Viaggio di lavoro, a chi spetta il risarcimento per il volo cancellato

In caso di viaggio di lavoro o di biglietto acquistato da terzi soggetti, il discorso non cambia: "Il biglietto aereo è un contratto: genera un vincolo. Ovviamente conta ciò che è scritto sul contratto: il soggetto titolato a far valere i propri diritti è quello che compare sul documento di trasporto".

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Cosa fare per richiedere il rimborso per il ritardo aereo

Le compagnia aeree sono tenute a mettere a disposizione dei viaggiatori, sui propri siti, dei moduli da compilare così da palesare immediatamente le proprie richieste e manifestare i propri disagi: "La speranza è quella di ottenere soddisfazione in via amichevole, formulando le proprie rimostranze alla compagnia. Nel caso in cui non si trovi una soluzione bonaria è necessario ricorrere al giudice, che ha criteri diversi stabiliti dalla giurisdizione. Il regolamento CE 261/2004 per esempio fa differenza tra voli partiti e atterrati su territorio italiano o extra UE".

Scioperi e ritardi aerei, tutti i casi in cui non è previsto il rimborso

La compagnia aerea, se responsabile del danno, non può sottrarsi ai suoi oneri risarcitori, salvo alcune eccezioni: "Se la compagnia dimostra di aver attuato con la massima diligenza e di aver messo in atto tutte le misure necessarie per evitare quanto occorso, e se quanto occorso ha natura eccezionale o imprevedibile o addirittura imputabile al cliente stesso, la compagnia può giocarsi questa carta".

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