Caos bagaglio a mano: chi viaggia si lamenta di regole confuse e costi extra poco chiari

Per i passeggeri è diventato difficile destreggiarsi nel confusionario mondo dei bagagli a mano: sembra che le informazioni siano poco chiare e questo fa sì che troppo spesso si vadano a sostenere costi extra ingiustamente. È quanto emerge da un'indagine condotta da Altroconsumo, che rivela proprio quanto sia frequente per chi viaggia dover pagare supplementi aggiuntivi per portare a bordo la propria valigia. Purtroppo, avendo ogni compagnia aerea le proprie regole, scarseggiano tutele fisse e stabili per chi deve partire, che spesso non sa nemmeno a chi rivolgersi per farf valere i propri diritti. Ecco perché ora, stanchi di questa situazione, i consumatori chiedo no l'intervento dell'Unione europea, per fare chiarezza una volta per tutte.
Cosa rivela l'indagine di Altrocosumo
Sembra scontato che, dovendo prendere un aereo, si abbia con sé almeno una valigia. Eppure, il bagaglio a mano che dovrebbe essere gratuito, sta diventato sempre più un optional, da pagare anche a caro prezzo. Le compagnia aeree sono poco chiare su questo aspetto e le regole non sono uguali per tutti, andando così a complicare un quadro già complesso di per sé. Stanchi di questa poca trasparenza, i consumatori ora chiedono a gran voce delle tutele e delle informazioni chiare su cui fare affidamento, per non doversi ritrovare con spese extra non previste.
Altroconsumo a fine giugno ha condotto uno studio in collaborazione con Test-Achats, Ocu e Deco Proteste, tre organizzazioni rispettivamente belga, spagnola e portoghese che fanno parte di Euroconsumers. L'indagine ha coinvolto circa mille viaggiatori italiani tra i 25 e i 79 anni di diversi sesso, età, area geografica e livello d’istruzione. Dai dati emerge che il 54% dei passeggeri italiani ha avuto esperienze negative legate al bagaglio a mano negli ultimi due anni.
Nello specifico: il 38% lo ha dovuto imbarcare in stiva per mancanza di spazio in cabina, nonostante fosse un bagaglio in linea con le regole. Il 19% ha dovuto pagare un supplemento per poter potare con sé un secondo oggetto personale (borsa o zainetto), in quanto non incluso nel biglietto. Il 9% ha ricevuto una multa per aver superato i limiti di peso o dimensioni imposti dalla compagnia. Infine, il 2% ha testimoniato di aver smarrito il bagaglio.
Preoccupante è anche un altro dato: il 34% scopre di dover pagare un supplemento solo in fase di check-in, quindi quando è troppo tardi. In media si parla di un'aggiunta di circa 45 euro, che viene richiesta del tutto inaspettatamente, non preventivata dal viaggiatore. Ecco perché per molti, questa è un tecnica delle compagnie per confondere i clienti e massimizzare i profitti. Solo il 28% sa come presentare un reclamo, perché è difficile districarsi tra i regolamenti, tutti diversi e poco chiari.
Stanchi di questa situazione, i passeggeri italiani chiedono chiarezza: regole uniformi su base europea e bagaglio a mano sempre incluso nel prezzo del biglietto, cosa che oggi così non è. Infatti attualmente il Parlamento europeo sta discutendo la revisione del Regolamento 261/2004 sui diritti dei passeggeri. Da un lato si potrebbero avere dei benefici, sulle modalità di richiesta rimborso per esempio. Ma dall'altro, ci sono anche dei lati negativi, come soglie più alte per ricevere i risarcimenti e risarcimenti stessi più bassi.