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Sfilate Primavera/Estate 2024

Gli animalisti irrompono alla sfilata di Gucci: un’attivista invade la passerella a Milano

Dopo New York, gli animalisti di Peta invadono la passerella durante la sfilata di Gucci in occasione della settimana della moda di Milano.
A cura di Arianna Colzi
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Gucci: Ban Exotic Skins. Con questo messaggio ("Gucci: basta pelli esotiche") una giovane attivista di Peta, l'associazione animalista internazionale, ha fatto irruzione sulla passerella più attesa della Milano Fashion Week, la collezione Primavera/Estate 2024 di Gucci firmata dal nuovo direttore creativo Sabato De Sarno. La ragazza è partita dalle ultime file del parterre per invadere la passerella dove ha camminato per qualche metro mostrando il cartello, prima di venire allontanata dagli uomini della sicurezza.

La denuncia degli animalisti contro la pelle di coccodrillo usata da Gucci

Peta non è nuova a questo tipo di interruzioni: proprio pochi giorni fa, durante la Fashion Week di New York, un'altra attivista aveva protestato davanti a Michael Kors in persona contro le torture subite dagli animali per la realizzazioni dei tessuti dei suoi abiti.Sempre durante la Fashion Week newyorkese, le proteste animaliste si erano spinte fino alla passerella di Coach criticando l'utilizzo di pelle animale nella collezioni del brand. Stavolta gli attivisti di Peta hanno voluto scegliere un palcoscenico più grande: quello che da molti era considerato l'evento moda dell'anno.

Un momento della sfilata di Gucci
Un momento della sfilata di Gucci

Il cartello della ragazza aveva l'obiettivo di condannare lo sfruttamento di animali esotici o rari, come il coccodrillo ad esempio, la cui pelle viene utilizzata per creare gli abiti di numerosi brand, tra cui Gucci stesso. La protesta è stata ripresa dai canali ufficiali del gruppo animalista, anche perché coloro che assistevano alla sfilata dal vivo o in diretta streaming, non hanno potuto rendersi conto di ciò che accadeva: la regia non ha inquadrato la protesta. Le critiche per l'utilizzo della pelle di coccodrillo sono largamente diffuse anche tra gli addetti ai lavori del mondo della moda ed erano state riproposte dopo la morte di Jane Birkin: sono stati in molti, infatti, ad aver chiesto il ritiro dell'iconica borsa Hèrmes a lei ispirata, realizzata anche in coccodrillo.

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