Elodie cambia ancora look per il tour: è il momento della maxi coda con le trecce

La scorsa estate Elodie si è esibita per la prima volta negli stadi, dando vita a uno show iper sensuale e carico di adrenalina. Ora sta replicando lo stesso spettacolo ma nei palazzetti, facendo ogni giorno tappa in una diversa città italiana. Ieri sera è stato il turno di Messina, il cui palco è stato letteralmente infiammato tra outfit provocanti, coreografie di gruppo e acuti perfetti. Il dettaglio che non è passato inosservato? La cantante ha ancora una volta rivoluzionato il suo hair look: ecco qual è l'acconciatura che ha sfoggiato durante la data siciliana del tour.
Chi è l'hair stylist di Elodie durante il tour
Gli outfit del tour nei palazzetti di Elodie hanno ormai fatto storia. Body sgambati, abiti lingerie trasparenti, maxi dress scintillanti e tutine leopardate: tutti i vestiti dei concerti del 2025 sono stati fatti su misura per lei, mettendo in risalto l'innata sensualità e la silhouette impeccabile che da sempre la contraddistingue. Il più delle volte ha completato i look con una chioma ondulata e a effetto bagnato lasciata sciolta e fluente ma per la data di Messina ha deciso di cambiare registro. Chi ha firmato la nuova acconciatura? Alfredo Cesarano, l'hair stylist che negli scorsi mesi aveva firmato anche le iconiche "croci" di Mahmood.

Il nuovo beauty look di Elodie
Per la tappa siciliana del tour nei palazzetti Elodie ha deciso di legare i capelli ma senza rinunciare alle maxi extension che sfoggia ormai da mesi. Ha puntato tutto su una coda di cavallo alta e tiratissima, aggiungendo delle mini trecce all'interno della pony tail (che hanno creato un "effetto rasta"). Per il trucco, invece, ha continuato ad affidarsi al suo fidato Mr. Daniel Make-up, che le ha messo in risalto gli occhi con ombretto glitterato e una lunghissima linea di eye-liner. Il dettaglio diventato ormai il tratto distintivo della cantante? Il cuoricino nero disegnato sulla guancia, che a primo impatto dà l'idea di essere un sensuale neo.
