
Lorenzo Musetti ha giocato e perso la finale del torneo ATP 250 di Chengdu. Senz'altro un peccato. Era favorito, ha avuto due matchpoint, era avanti nel tie-break decisivo, ma non è riuscito a chiudere. Tabilo, che dopo un'annata horror improvvisamente è rifiorito, ha fiutato l'occasione e sul filo ha vinto il terzo titolo della sua carriera. Questa sconfitta ha prodotto una quantità di critiche impressionanti per Musetti che non vince tornei da tre anni ma è che pur sempre il numero 7 dell'ATP Race, la classifica che somma i risultati dell'anno solare. Ciò significa che le ATP Finals non sono un miraggio, ma significa anche che il tennis divenuto popolarissimo ha un problema con i nuovi appassionati.
La finale persa e il digiuno di titoli ATP
Il tennis grazie in particolare a Sinner è diventato lo sport del momento, il calcio è insuperabile ma siamo lì. Jannik torna a giocare nel torneo ATP 500 di Pechino. Musetti in Cina è volato già ed è sceso in campo a Chengdu, dove ha perduto per il secondo anno consecutivo in finale. Questo ko fa male soprattutto per i punti che il successo gli avrebbe donato. Perché il giudizio sull'annata di Lorenzo né sulla sua carriera certo non sarebbe migliorato con l'aggiunta della vittoria in un 250. Certo, la finale persa resta, Musetti ne ha giocate sette in carriera a livello ATP e ne ha perdute cinque ! E le due vinte sono datate 2022, l'ultima a Napoli.
La splendida stagione 2025 di Musetti
Le critiche che però ha subito nei momenti successivi alla sconfitta e nel day after sono state sin troppe. Chi segue il tennis da poco ha fatto un conto da supermercato non valutando bene i tornei giocati quest'anno e i risultati di Musetti, che è vero non vince un torneo da tre anni (tra un mese!) ma che gioca prevalentemente gli stessi dei tornei dei big e spesso è stato fermato da Sinner (come agli US Open) o da Alcaraz (come nella finale di Monte Carlo, grande appuntamento sul rosso, in quella del Roland Garros e in quella di Roma). Dunque se si vuole fare un'attenta analisi è giusto fare una tara.

Numero 7 nell'ATP Race e con le ATP Finals a un passo
E la tara la si fa in modo ordinato con la classifica, non con quella canonica ATP, ma con la Race che da questo momento dell'anno in poi diventa più veritiera. Perché la somma dei risultati è quella dell'anno solare, dunque con tutti e quattro gli Slam e sette 1000 su nove. Musetti è settimo, in questo momento sarebbe qualificato senza problemi per le ATP Finals di Torino, il grande obiettivo dell'azzurro che ha un margine di 530 punti su Auger-Aliassime, al momento il primo dei non eletti (Draper è nono, ma ha già finito la stagione). Un vantaggio cospicuo sul canadese, che precede Rublev e Bublik a circa 800 punti da Musetti, che giocando davvero bene anche solo un altro dei tornei in programma in questo autunno sarà a Torino, insieme a Sinner.
