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La crisi profonda di Benoit Paire: “Sono due giorni che non bevo, ma ho bisogno di aiuto”

Il 33enne tennista francese si è raccontato a cuore aperto in un’intervista spiegando qual è la sensazione di disagio che prova e perché è arrivato a “odiare il tennis”.
A cura di Maurizio De Santis
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Paire ha confermato di vivere un momento particolare a livello emotivo, al punto da sentirsi sopraffatto da ansia e stress quando deve andare in campo.
Paire ha confermato di vivere un momento particolare a livello emotivo, al punto da sentirsi sopraffatto da ansia e stress quando deve andare in campo.

Benoit Paire ha il collo all'insù e lo sguardo rivolto verso quel cielo azzurro che è sopra di lui. Ce l'ha negli occhi e gli mette angoscia. È finito in fondo a un pozzo, profondo quanto la sua anima. Vede la luce ma non ce la fa ad arrampicarsi per uscire.

Il tennista francese, che a Wimbledon c'è andato per onor di firma (è uscito al primo turno) e per soldi (lo ha ammesso senza remore), sta vivendo uno dei momenti peggiori a livello personale.

Nel 2016 il suo nome figurava nella top 20 del Ranking Atp, oggi è 77° e quando pensa al futuro non riesce a guadare oltre la punta del proprio naso. Poco gli importa (e questo anche fa parte del problema) che nel 2022 su 21 gare disputate ne abbia perse 18. L'ultima vittoria risale a maggio sulla terra battuta di Ginevra ma ora ha altro che lo preoccupa e lo turba.

Il tennista francese, Benoit Paire, ha raccontato qual è la difficile situazione personale che sta vivendo.
Il tennista francese, Benoit Paire, ha raccontato qual è la difficile situazione personale che sta vivendo.

Ci sono tre, quattro frasi che raccontano qual è la sensazione di disagio che lo ha portato a odiare il tennis al punto tale pensare alla fuga quando è in campo.

"Ho qualcosa nella testa", lo dice nell'intervista a Brut con lucida consapevolezza e usa parole efficaci per spiegare quando, come e perché s'è spenta luce. L'ansia e lo stress di affrontare una partita hanno preso il sopravvento anche sull'adrenalina, la voglia di competere che per uno sportivo è tutto. Per Paire, invece, è come andarsi a rinchiudere in una prigione e buttare la chiave. È il suo principale tormento.

Nel 2016 Paire era 18° nel Ranking Atp oggi è precipitato al 77° posto nella speciale classifica.
Nel 2016 Paire era 18° nel Ranking Atp oggi è precipitato al 77° posto nella speciale classifica.

"Sono due giorni che non bevo alcolici". In bilico sul ciglio del burrone: di qua la terra ferma e la salvezza, di là il vuoto e il brivido dello strano effetto che fa lasciarsi andare. La vita (sportiva) di Paire è sempre stata così, con un grande spreco di talento. E il suo stile non è mai stato integerrimo.

"Ho capito di avere bisogno di aiuto". La consapevolezza del proprio male è un punto di partenza per provare a guarire, lasciare tutto alle spalle, tornare il tennista di una volta. Benoit che sull'erba come sulla terra battuta o il cemento andava con la voglia di dare tutto.

Ecco perché non ha alcuna vergogna né timore di rivelare d'aver chiesto il supporto psicologico di un professionista che lo accompagni in questo percorso. Quanto tempo ci vorrà? Non può dirlo. Imparerà a gestire anche quello oltre ai messaggi difficili, alle minacce di morte che gli arrivano sui social network.

"È importante trovare il giusto equilibrio – ha aggiunto il 33enne – per riuscire a fare festa con amici ma anche essere preparati bene per i tornei. In questo momento è una cosa che non riesco a fare. Ecco perché ho scelto di ricominciare daccapo".

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