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Guerra di nervi tra tenniste, volano gli stracci in campo: “Dategli uno psichiatra”

Lo sfogo di Victoria Azarenka diventa virale: la ex numero uno al mondo perde le staffe e battibecca con l’arbitro di sedia durante il match con Yulia Putintseva. “Prima del mio servizio, lei può farlo. Qual è il problema?” C’è una cosa che le ha provocato frustrazione.
A cura di Maurizio De Santis
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Nervi saldi anche quando l'avversaria ha rischiaro di mandarla in tilt per le sue pause/sfogo. Concentrazione massima e colpi migliori sfoderati nel momento clou del match. Tesa, cuore e tecnica: Victoria Azarenka ha fatto appello alla propria esperienza per battere in rimonta Yulia Putintseva al Qatar TotalEnergies Open. La bielorussa, dodicesima al mondo, che a Doha ha vinto due titoli consecutivi (nel 2012 e nel 2013), ha rischiato di perdere il match, l'ha visto sfuggire di mano ma è riuscita a restare in partita aggrappandosi alla determinazione che ha spazzato via ogni velleità della kazaka (42° posto nel Ranking WTA).

Il risultato finale di 5-7, 6-2, 7-5 dice molto ma non racconta abbastanza delle emozioni, del nervosismo e dell'equilibrio che Azarenka ha spezzato nel terzo set quando, sotto di 0-4, prima ha ribaltato l'inerzia dell'incontro poi (sul 5-4 per l'avversaria) ha salvato un match point urlando tutta la propria rabbia agonistica fino a prevalere dopo quasi tre ore di gioco disputate sul filo della tensione e della pressione di dover recuperare lo svantaggio.

La sfogo è avvenuto quando Putintseva, che aveva spesso infastidito la bielorussa sbattendo la racchetta per terra per la frustrazione di quegli attimi così delicati, pur essendo in vantaggio nel set decisivo s'è fermata e ha chiamato il coach. Azarenka, che era al servizio, non ce l'ha fatta più e s'è rivolta in maniera polemica nei confronti dell'arbitro di sedia, la croata Marija Cicak, troppo tollerante nei confronti della kazaka e più severa – a suo dire – con lei che aveva ricevuto un ammonimento. "Prima del mio servizio, lei può farlo. Qual è il problema? Deve aspettare che io serva – le parole della bielorussa -. Ha lanciato la sua racchetta sette volte. Quattro, quattro va bene? Ha bisogno di un mental coach, uno psichiatra…".

Nonostante il nervosismo, l'ex numero 1 del mondo è riuscita a vincere l'incontro prevalendo nel terzo set con il punteggio di 7-5. Il momento della rituale stretta di mano ha mostrato quale fosse lo stato di tensione di entrambe le giocatrici: un gesto fatto più per formalismo che per sincero fairplay, nemmeno si sono guardate negli occhi salutandosi in maniera molto frettolosa e con altrettanta freddezza. Nel prossimo turno Azarenkza incontrerà l'americana Madison Brengle (60° posto nel ranking WTA), che ha superato Ipek Oz (Turchia) con il punteggio di 7-5, 6-3.

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