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Fritz vomita in campo, Rune e Paul stravolti dai crampi: Acapulco mette a dura prova i tennisti

Le semifinali dell’ATP 500 di Acapulco Fritz-Paul e Rune-de Minaur si sono giocate in condizioni climatiche pesanti e tre dei quattro protagonisti hanno sofferto parecchio in campo.
A cura di Alessio Morra
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Il torneo di Acapulco è uno di quelli che i tennisti preferiscono. Si gioca in un posto meraviglioso, è un torneo 500 e quindi è importante ma non ha con sé il peso e le responsabilità dei 1000 e degli Slam. Quello di Acapulco è torneo particolare perché a causa del caldo si gioca prevalentemente di notte, per evitare il caldo eccessivo. Ma le condizioni sono comunque estreme e l'ennesima dimostrazione si è avuta nelle semifinali che sono state devastanti e hanno visto due dei protagonisti crollare.

Un torneo da duri si potrebbe definire questo di Acapulco. Nella prima semifinale sono scesi in campo gli americani Taylor Fritz, che è entrato nella top 5 del tennis mondiale, e Tommy Paul, un giocatore in grande crescita, è arrivato fino alle semifinali degli Australian Open. Paul era stremato, non ce la faceva più, ma ha vinto nonostante i crampi, e nonostante negli ultimi game si stava trascinando in campo. Era groggy, aveva i crampi, ma è riuscito a imporsi dopo 3 ore e 25 minuti, al quarto matchpoint, con il punteggio di 6-3 6-7 7-6. Paul ha vinto il match più lungo di sempre di Acapulco contro Fritz, che a un certo punto ha addirittura vomitato in campo.

La seconda semifinale invece l'hanno disputata Holger Rune e Alex de Minaur. Il danese sembrava a quel punto il favorito per il successo finale. Rune, uno tennista dal futuro assicurato, sapeva che male che gli andava da lunedì sarebbe stato numero 8 ATP, con la chance di migliorare, in caso di successo ad Acapulco.

Il talentuoso giocatore parte forte, vince il primo set, ma subisce la rimonta di ‘Demon' de Minaur che nel terzo set si prende il successo sfruttando le difficoltà di Rune, che come Paul accusa i crampi. Non riesce a muoversi, non ce la fa più a servire, ma stoicamente resiste e prova a finire la partita. Ci riesce, ma perde.

Alex de Minaur è in finale. Giocherà nella notte tra sabato e domenica contro Tommy Paul, chiunque vincerà otterrà il successo più importante della carriera. Fin qui è stato un torneo a eliminazione diretta nel vero senso delle parola. I ritiri sono fioccati (compreso quello di Berrettini). Ora viene da dire e da pensare che colui che starà più in forma e che starà meglio fisicamente conquisterà il titolo di Acapulco, che si un conferma un torneo da duri.

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