Berrettini urla il suo disagio, raptus in campo: “Toglietemi da qua che sono inguardabile”

Prima Matteo Berrettini sconfitto dal russo Shevchenko ai quarti di finale del Challenger di Phoenix, e poi Jannik Sinner battuto da Carlos Alcaraz nella semifinale di Indian Wells. Due battute d'arresto che hanno in comune solo la delusione per il tennis italiano, ma che sono molto diverse. Se il secondo infatti ha perso in un Masters 1000 dal fenomeno spagnolo che in caso di vittoria del torneo potrebbe diventare il nuovo numero 1, il primo si è arreso da super favorito al 132° tennista del ranking ATP.
Cosa succede a Matteo? Quello attuale è forse per Berrettini il momento più difficile della carriera. Ko al primo turno di Indian Wells a sorpresa contro Taro Daniel, il giocatore italiano aveva deciso di concentrarsi sul lavoro in campo ma anche sull'agonismo accettando l'invito degli organizzatori del Challenger di Phoneix. Un torneo "minore" dunque, ma necessario per cercare di ritrovare condizione e mentalità per poi presentarsi in grande spolvero al Masters 1000 di Miami.
Dopo due vittorie contro Bellucci e Vukic, la testa di serie numero 1 Berrettini si presentava in campo da favorito anche contro Shevchenko nei quarti di finale. E invece ecco il flop, con una brutta sconfitta in tre set. Preoccupante la prestazione di Matteo, con tantissimi errori, anche colossali. Ancora un match da dimenticare certificato dalla rabbia e dalla frustrazione per l'incapacità di esprimersi al meglio.
La fotografia della sua situazione attuale? Quanto accaduto nel primo set, in un momento decisivo. Sul punteggio di 5-4, nel game al servizio di Shevchenko, Berrettini ha sfoderato due rovesci horror: il primo è finito quasi rasoterra sulla rete, e il secondo invece è finito ampiamente fuori. Due errori evitabilissimi, che lo hanno fatto esplodere.
Matteo si è girato verso il suo angolo in preda ad un vero e proprio raptus, urlando: "Mi togliete dal campo? Sono inguardabile", e poi la sottolineatura "inguardabile". Berrettini dunque è consapevole di vivere una situazione di grande difficoltà. L'unica cura possibile? Il lavoro, e da domani sicuramente Matteo e il suo staff non perderanno tempo in vista di Miami.