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Verstappen è stufo delle solite domande: in Canada sbotta poi fa un gesto con le braccia

Il pilota olandese prende male l’ennesimo riferimento al rischio penalità che potrebbe costargli la squalifica per il prossimo GP. “È da giovedì che ne parlate… questa cosa mi fa incazzare. La trovo fastidiosa e infantile”.
A cura di Maurizio De Santis
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Max Verstappen è seduto sul divano e attende che dalla platea della sala stampa gli facciano domande sulle qualifiche e le prospettive in vista del Gran Premio in Canada di F1 per se stesso e la Red Bull. Appare tranquillo poi c'è qualcosa che gli fa saltare i nervi: l'ennesimo riferimento alla situazione punti sulla patente. Non ce la fa proprio a trattenersi, risponde visibilmente seccato e sbotta: "Non è possibile che io debba sentire di nuovo queste cose… è da giovedì che ne parlate".

L'olandese è soddisfatto dopo le qualifiche: partirà dalla prima fila, un po' più indietro rispetto alla Mercedes di George Russell (che s'è preso la pole) ma comunque là davanti. Il campione iridato sa che sul circuito Gilles Villeneuve in ballo c'è molto: appena "sgarra", se commette un'imprudenza o, più semplicemente, accompagna l'istinto all'azzardo rischia di prendere una penalità esiziale: un punto ed è fuori. Non ne ha più da scontare sulla super licenza, la conseguenza diretta è saltare il prossimo appuntamento del Mondiale. E questo argomento è divenuto snervante, se l'è sentito ripetere tante, troppe volte, negli ultimi giorni. Ha perfino litigato in diretta con il giornalista di Sky Sports che aveva affrontato l'argomento, sia pure tirando in ballo anche una presunta responsabilità da parte degli ingegneri di pista.

Russell, che è seduto accanto Verstappen, non appena ascolta la domanda rivolta al campione olandese reagisce scuotendo il capo e sorridendo ha l'espressione di chi già sa quale sarà l'atteggiamento del pilota olandese. Lui stesso un po' lo pungola sostenendo d'avere la possibilità di prendersi qualche rischio in più rispetto al collega perché "ho ancora qualche punto sulla mia patente da sfruttare, quindi vediamo". Oscar Piastri, che completa il parterre di piloti, aggiusta il cappellino e fa una smorfia come a dire: ve le andate proprio a cercare.

Verstappen invece no, taglia corto. E non sta al gioco. Anzi, manifesta in maniera evidente quanto si senta annoiato rispondendo in maniera brusca. "Questa cosa mi fa incazzare, vi ho già risposto. È una tale perdita di tempo. È questa la ragione per la quale non voglio parlare troppo. Lo trovo davvero infantile e molto fastidioso, ma questo è il mondo in cui viviamo".

Finita qua? No. C'è un altro reporter che prova a restare nello stesso solco ma la prende un po' più alla larga. Il quesito: come si sente in vista della gara sapendo di essere in odore di squalifica? Evita il rimbrotto ma incassa una risposta "muta" da parte di Verstappen. Questa volta l'olandese sceglie un gesto per replicare: alza entrambe le braccia e mostra i pollici verso l'alto. Russell e Piastri ridono ancora. Verstappen spera di poterlo fare questa sera, in pista, a gara finita.

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