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Stoffel Vandoorne a Fanpage.it: “In Formula E il pilota fa la differenza, più che in Formula 1”

Il campione del mondo della Formula E Stoffel Vandoorne ha rilasciato una lunga intervista a Fanpage.it. Il pilota belga che ha lasciato la Mercedes punta a ripetersi anche nel 2023.
A cura di Alessio Morra
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Stoffel Vandoorne ha 30 anni, ma nonostante l'età può dire di aver vissuto, a livello sportivo, già almeno tre vite. Perché questo pilota belga ha iniziato la sua scalata nel mondo del motorsport naturalmente guidando i kart, ha iniziato quando aveva 6 anni, ha galoppato e nel 2010 ha iniziato a vincere campionati, prima ha trionfato in Formula 4 poi in Formula Renault, nel 2014 ha sfiorato il titolo in Formula 2 (che all'epoca si chiamava GP2 Series), campionato che ha vinto la stagione successiva dominando.

Quel successo lo ha portato in orbita McLaren, con la storica scuderia inglese esordisce in Formula 1 in sostituzione di Alonso – battesimo clamoroso, 10° posto e primi punti. Viene promosso nel 2017 e guida per due campionati interi, non è fortunato. Perché guida per la peggior McLaren degli ultimi quarant'anni, ma comunque si toglie qualche soddisfazione.

30 anni, Stoffel Vandoorne ha vinto tanto nel motorsport.
30 anni, Stoffel Vandoorne ha vinto tanto nel motorsport.

Lascia il circus e prosegue la sua carriera su un doppio binario. Corre con le vetture Endurance, vince il campionato 2021 e sale due volte sul podio a Le Mans. Ma è soprattutto in Formula E che si toglie grandi soddisfazioni. La Mercedes lo ingaggia: arriva 2° nel primo campionato, poi vede vincere il compagno di squadra de Vries e poi diventa campione di Formula E. Un traguardo eccezionale conquistato con una costanza spaventosa. Un solo successo (a Montecarlo), una valanga di piazzamenti, otto podi in totale. Nel 2022-2023 guiderà la DS Penske. Del suo passato e del suo futuro Stoffel Vandoorne ha parlato in un'intervista rilasciata, da casa sua, a Fanpage.it.

Ci racconti la splendida cavalcata che ti ha portato a vincere il Mondiale?
"Quello dell'anno scorso è stato un campionato diverso rispetto agli altri. Perché c'è stata una modifica importante del sistema delle Qualifiche che ha cambiato tante cose per i piloti e per le scuderie, ha reso tutto più bello e equilibrato. Noi abbiamo fatto un ottimo lavoro nei weekend di gara e siamo stati capaci di vincere il campionato lottando sempre per il vertice".

Ora per te dopo l'addio della Mercedes c'è una nuova avventura, perché nella prossima stagione guiderai con la DS-Penske.
"Si, adesso si apre un nuovo capitolo della mia carriera. Dopo l'addio della Mercedes sono passato a un altro team importante, guiderò per un marchio storico, la DS-Penske. E anche con loro spero di poter lottare per grandi traguardi. Proverò a vincere gare e campionato. Sono molto felice di essere in un team così forte, che ha avuto due grandi piloti come Jean-Eric Vergne e Antonio Felix da Costa (due campioni di Formula E ndr.). Sono contento perché penso che questo team è perfetto per me, vogliamo lavorare tutti insieme e siamo felici di iniziare insieme nella partenza di una nuova era. La Gen 3 è un'opportunità per tutti noi".

Stoffel Vandoorne è il quinto campione del mondo della Formula E. 
Stoffel Vandoorne è il quinto campione del mondo della Formula E. 

Dal 2023 c'è una rivoluzione in Formula E, credo sia positivo e stimolante per voi piloti.
"Ci saranno molti cambiamenti. Tutti noi abbiamo tante cose da imparare con queste nuove vetture, ci sarà maggiore potenza nel motore e avremo nuove gomme. Le novità sono parecchie, tra le altre cose le vetture peseranno meno. Sarà bello guidare per noi piloti, ma sarà sempre molto bello anche vedere in TV le gare".

C'è una gara che preferisci? O un tracciato che per un particolare motivi ti piace di più?
"In Formula E abbiamo tante splendide location. Roma è una delle mie favorite, il circuito è perfetto per la Formula E, è molto tecnico ed è una vera sfida per i piloti. Si respira un'atmosfera bella. Ma un'atmosfera splendida c'è anche in Messico dove ci sono tanti fan entusiasti che ci mostrano il proprio calore".

Vandoorne a Seul ha festeggiato il titolo, nel 2023 guiderà per la DS Pescke.
Vandoorne a Seul ha festeggiato il titolo, nel 2023 guiderà per la DS Pescke.

Tu hai disputato dei campionati in Formula 1, hai corso a Le Mans e da diverse stagioni sei in Formula E. Quali sono le principali differenze tra queste categorie?
"Beh direi che ci sono grandi differenze. A ogni livello ogni pilota deve provare a raggiungere il massimo, però per ognuna delle categorie ci sono delle particolarità. Un conto è guidare una vettura Endurance, un conto quelle di Formula E e un altro quelle di Formula 1".

Qual è il percorso che un ragazzino deve fare se vuole diventare un pilota?
"Sicuramente posso dirti che è molto complicato. Intanto perché ci sono tante categorie nel motorsport. L'inizio però è simile per tutti. Perché da piccolini si comincia con il kart, poi pian piano si sale e si sale. Io ho partecipato anche alla Formula Renault, poi prima di arrivare in Formula 1 ho corso in Formula 2. Però c'è anche il mondo della GT che è molto interessante e può portare alla Formula E. Non è semplice per nessuno, ma ci sono tante opportunità per diventare un pilota".

Il pilota belga ha vinto un solo Gp nel 2021-2022, gli è bastato per diventare campione.
Il pilota belga ha vinto un solo Gp nel 2021-2022, gli è bastato per diventare campione.

Quanto è difficile gestire le varie componenti durante una gara? Ad esempio attaccare, provare un sorpasso. Ma anche come gestire le gomme?
"Sicuramente questa è la vera sfida, e in Formula E lo è più che in ogni altro campionato. La gestione delle gomme è complicatissima, devi valutare tante cose durante la gara, oltre ai tuoi avversari. Mentalmente bisogna essere al massimo, e bisogna essere molto esigenti, pure con noi stessi. Poi ci sono da valutare anche le tante informazioni che ti dà il team. E infine in Formula E c'è pure l'attack mode che è un'arma da usare, bisogna capire quando utilizzarlo. Naturalmente ogni gara è differente. Tutti abbiamo un piano e pensiamo di realizzarlo, ma tutto può saltare da un momento all'altro. Gira tutto velocemente".

Quali sono i piloti più forti tra quelli che hai sfidato nella tua carriera?
"Ho affrontato tanti grandi piloti nella mia carriera. In Formula 1 ho avuto due campioni del mondo come compagni di squadra: Fernando Alonso e Jenson Button. Mentre qui in Formula E per tre anni ho fatto coppia con Nicky de Vries, che ha vinto anche lui il campionato con la Mercedes, e sarà in Formula 1 nel 2023 (con l'Alpha Tauri ndr.). La prossima stagione avrò come compagno JEV (Vergne ndr.) che ha vinto due volte il titolo in Formula E. Molti piloti non vogliono un avversario di livello, ma per me è importante avere un compagno di squadra di alto livello, perché un pilota forte ti porta a spingere di più e a migliorare".

In Formula 1 Stoffel Vandoorne ha corso con la McLaren, e ha avuto Fernando Alonso in squadra.
In Formula 1 Stoffel Vandoorne ha corso con la McLaren, e ha avuto Fernando Alonso in squadra.

Questa è la domanda che si fanno sempre gli appassionati. Nel motorsport quanto conta il pilota e quanto la macchina?
"Beh, in Formula E le vetture sono molto simili, ci sono tante componenti identiche sulle nostre macchine, compresa l'aerodinamica. I propulsori hanno lo stessa manifattura. Quindi le differenze tra noi è minima. Siamo molto vicini. Quindi ritengo che la Formula E sia uno di quei campionati in cui i piloti possono davvero fare la differenza. Mentre non è così in altri campionati. In Formula 1 ci sono meno chance di vincere o di salire sul podio anche per un pilota bravo ed è più difficile fare la differenza. Quindi se lavori bene in Formula E puoi divertiti molto di più".

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