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Rc auto familiare: come funziona, chi ci guadagna, chi ci perde

La misura normativa prevista dal Decreto fiscale 2020 in vigore dal 16 febbraio: con la possibilità di beneficiare della classe di merito più vantaggiosa a prescindere dalla tipologia di veicolo di proprietà del nucleo familiare, arriva anche il malus per chi causa incidenti con danni.
A cura di Valeria Aiello
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Bonus ma anche malus nell’rc auto familiare, la norma prevista dalla legge di Bilancio e dal Decreto fiscale che interviene nel settore delle assicurazioni, ampliando il raggio d’azione della Legge Bersani. Una novità importante per gli assicurati che dal 16 febbraio potranno chiedere l’estensione della classe di rischio più favorevole a tutti i veicoli (auto/moto) posseduti dal nucleo familiare (DL 124/2019).

Come funziona l'Rc auto familiare

Con l’entrata in vigore della norma, un nucleo familiare può beneficiare della classe di merito più vantaggiosa tra i veicoli di proprietà, acquisendo quella più bassa a prescindere dalla tipologia di veicolo, anche in caso di rinnovo della polizza Rc auto per veicoli già di proprietà. Il vantaggio si estende ai neo patentati, che potranno usufruire della classe di rischio più favorevole di un altro veicolo (a qualunque categoria esso appartenga) di proprietà del nucleo familiare.

La nuova misura, contenuta in emendamento al decreto Milleproroghe proposto dal Pd e approvato in Commissione, prevede anche un sistema di “malus” per chi causa un incidente con danni, rischiando la penalizzazione fino a cinque classi di rischio.

Rc auto familiare, il malus nel decreto Milleproroghe

“Al verificarsi di un sinistro in cui si sia reso responsabile in via esclusiva o principale un conducente collocato nella classe di merito più favorevole per il veicolo di diversa tipologia e che abbia comportato il pagamento di un indennizzo complessivamente superiore a euro cinquemila – si legge nell’emendamento – le imprese assicurative, alla prima scadenza successiva del contratto, possono assegnare, per il solo veicolo di diversa tipologia coinvolto nel sinistro, una classe di merito superiore fino a cinque unità rispetto ai criteri indicati dall’Ivass”.  Tali disposizioni, viene ancora chiarito, “si applicano unicamente ai soggetti beneficiari dell’assegnazione della classe di merito più favorevole per il solo veicolo di diversa tipologia”.

Chi ci guadagna e chi ci perde

Per l’Ania, l’Associazione Nazionale Imprese Assicuratrici, la nuova disposizione sulla Rc Auto “scardina definitivamente il sistema bonus/malus e, non attivando alcun intervento sugli oneri complessivi, opera solo una ridistribuzione dei costi degli incidenti con una diminuzione dei prezzi a favore delle famiglie che dispongono di più veicoli, a scapito di quelle che ne possiedono solo uno” afferma l’Ania in una nota. Critica anche la posizione del Codacons. “La perdita di cinque classi di merito appare un provvedimento punitivo eccessivo, che rischia di avvantaggiare unicamente le compagnie di assicurazioni danneggiando gli automobilisti. Ci saremmo aspettati emendamenti per impedire alle imprese assicuratrici di aumentare le tariffe, considerato che già circolano le prime notizie di rincari delle polizze tesi a recuperare i minori guadagni determinati dalla norma”.

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