Quanti mondiali hanno vinto Valentino Rossi e Marc Marquez e perché il numero può cambiare per la MotoGP

Con il trionfo matematico al GP del Giappone 2025, Marc Marquez ha conquistato il nono titolo mondiale della carriera, eguagliando il palmares complessivo di Valentino Rossi. Lo spagnolo della Ducati ha così interrotto un digiuno lungo oltre duemila giorni, tornando campione sei anni dopo l'ultima volta.
Con il titolo conquistato oggi a Motegi i due vecchi rivali sono ora alla pari nell'albo d'oro. Entrambi hanno nove corone complessive e sette in MotoGP, ma la nuova linea di Liberty Media potrebbe riscrivere la storia del motociclismo, ridimensionando i successi nelle categorie minori.
Marquez raggiunge Rossi: numeri e record a confronto
Il duello statistico con il "Dottore" si concentra soprattutto sulla classe regina: entrambi vantano sette titoli in MotoGP. Rossi li aveva ottenuti tra il 2001 e il 2009 (incluso quello nella vecchia 500cc), Marquez tra il 2013 e il 2019 e infine nel 2025. A questi si sommano un titolo nelle categorie minori a testa: 125cc nel 1997 per il pesarese e nel 2010 per lo spagnolo, oltre alla 250cc del 1999 per Rossi e alla Moto2 del 2012 per Marquez.
L'equilibrio è totale anche in termini di longevità e continuità. A quota 200 GP disputati, Rossi vantava 91 vittorie e 142 podi, mentre Marquez si era fermato a 78 successi e 129 piazzamenti, ma con un dettaglio non trascurabile: lo spagnolo aveva tre anni in meno dell'italiano.

La rinascita di Marc Marquez con Ducati e l'assalto ai record di Valentino
Dopo i problemi fisici che ne avevano minato la carriera, il pilota di Cervera è tornato competitivo con la Ducati ufficiale. Il 2025 lo ha visto dominare: 11 vittorie in 16 GP e il primato stagionale di punti raccolti. Numeri che lo rilanciano anche nella caccia ai record assoluti: Marquez ha raggiunto quota 99 vittorie complessive (73 in MotoGP), avvicinando il traguardo dei 115 successi di Rossi. Per eguagliarlo gli servono ancora 16 vittorie, un obiettivo realistico considerando che oggi il calendario prevede oltre 20 gare a stagione.
Liberty Media e il rischio di riscrivere la storia
Al trionfo sportivo di Motegi si sovrappone la nuova strategia comunicativa di Liberty Media, fresca proprietaria della MotoGP. L'idea, seguendo il modello applicato in Formula 1, è quella di valorizzare solo i titoli della classe regina, relegando le categorie minori a semplici passaggi di crescita.
Una scelta che avrebbe conseguenze pesanti: piloti come Angel Nieto (13 titoli tra 50 e 125cc), Max Biaggi, Dani Pedrosa o Marco Simoncelli rischierebbero di essere percepiti come "mai campioni del mondo". Gli stessi Marc Marquez e Valentino Rossi, secondo questo criterio, passerebbe da nove a sette titoli riconosciuti. Il mitico Giacomo Agostini si vedrebbe dimezzati i suoi titoli reali passando da 15 a soltanto otto.

La FIM, che assegna ufficialmente i titoli, non ha intenzione di modificare gli albi d'oro. Ma l'impatto mediatico della scelta di Liberty Media potrebbe ridefinire la memoria collettiva di questo sport, impoverendo il valore storico delle categorie minori.
Rossi e Marquez, leggende unite dal dubbio sul futuro
Il GP del Giappone 2025 resterà nella storia non solo per il ritorno sul trono di Marquez, ma anche per il dibattito che si è aperto. Quanti mondiali hanno vinto davvero Valentino Rossi e Marc Marquez? La risposta dipende oggi non soltanto dai numeri, ma da come verranno raccontati. E se la MotoGP accetterà di farsi piegare alle logiche commerciali della nuova proprietà o continuerà a difendere la propria tradizione.