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“Non avrei dovuto prendere Valentino Rossi, ingannato da un podio”: l’ultimo anno del Dottore

Nell’ultimo anno di Valentino Rossi in MotoGP con la Petronas-Yamaha le cose non sono andate da copione e c’è chi vorrebbe tornare indietro nel tempo.
A cura di Marco Beltrami
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Nuove sfide attendono Valentino Rossi. La leggenda di Tavullia potrebbe passare dalle due alle quattro ruote, come confermato dalle indiscrezioni su un possibile futuro in Ferrari. A far parlare però è ancora il suo passato, e in particolare l'ultima non troppo fortunata esperienza con la Petronas-Yamaha. Le cose non sono andate come da copione per il classe 1979 e c'è chi, se potesse tornare indietro nel tempo forse non punterebbe su di lui.

Stiamo parlando dell'ex team principal della Petronas-Yamaha, Razlan Razali che dopo il divorzio dalla società petrolifera statale malese è pronto per una nuova esperienza alla guida della scuderia WithU-Yamaha. Il manager potrà contare per il suo team sulle prestazioni di una nuova coppia di piloti ovvero Darryn Binder e Andrea Dovizioso. Da un italiano dunque ad un altro per Razali che nella sua ultima intervista a SPEEDWEEK.com ha parlato dell'ormai conclusasi esperienza con Valentino Rossi.

Le parole del team manager malese probabilmente non faranno piacere al "dottore". Ripercorrendo la sua carriera e in particolare l'ultima stagione, Razali ha considerato un errore l'ingaggio di Valentino per la Petronas-Yamaha, al pari di altre situazioni che non ripeterebbe se potesse: "Se avessi potuto viaggiare indietro nel tempo, avrei deciso a giugno 2021 di accettare la prima nuova offerta di contratto da Petronas. Ma volevo negoziare per più soldi. E ad essere sincero: non avrei dovuto prendere Valentino!".

Razlan Razali ex team manager di Valentino Rossi
Razlan Razali ex team manager di Valentino Rossi

In realtà Razali ha ammesso di essere stato inizialmente scettico sulla possibilità di portare alla Petronas Valentino Rossi, anche in considerazione della sua età non più giovanissima. Fondamentale però nello sciogliere i dubbi, fu il terzo posto di Jerez del 2020, quello che poi è rimasto anche l'ultimo podio della sua eccezionale carriera. Quell'impresa illuse il team manager: "Sembrava che non avessimo altra scelta che firmare Valentino nel 2021. Il presupposto era che fossimo sotto pressione dalla Yamaha, ma non era così. Personalmente ero scettico fino a quando Valentino è salito sul terzo gradino del podio insieme a Fabio e Vinales nel secondo GP di Jerez a luglio 2020. Quando ero in piedi accanto ai tre piloti sul podio, la mia mente diceva: ‘Ok, forse questo ragazzo può farcela‘".

Purtroppo però le cose non sono andate benissimo, e il Covid non ha aiutato Valentino che è stato molto sfortunato, con il miglior risultato stagionale che è stato l'ottavo posto e per solo 4 volte è entrato nei primi 10. Alla fine si è dovuto arrendere insomma anche al dato anagrafico: "Dopo il Covid i suoi risultati sono stati pessimi, ma avevamo già deciso. Penso che Valentino si sia messo sotto pressione. I giovani piloti sono molto più veloci. Valentino ha fatto registrare tempi migliori rispetto al passato. Ma non era abbastanza. Voleva il successo, il suo cuore e la sua mente erano pronti per questo, ma il corpo non era d'accordo".

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