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MotoGP, stessa caduta in Thailandia per Rossi, Marquez e Quartararo

Tutti e tre i piloti a terra alla curva 5 di Buriram ma la pole va al rookie della Yamaha: “Peccato, perché avevo parziali ancora migliori”. Marquez in prima fila al primo match point: “Sono arrivato troppo forte”. Valentino: “Ho fatto un errore”.
A cura di Valeria Aiello
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Quattro pole da inizio anno, la prima a Jerez, poi a Barcellona, Assen e ora a Buriram, la quarta di questa fantastica stagione di debutto in MotoGP per Fabio Quartararo, il 20enne francese della Yamaha che nelle qualifiche del GP di Thailandia ha frantumato il record della pista, fermando il cronometro sull’1’23.719 salvo scivolare senza conseguenze alla curva 5, nello stesso punto dove qualche istante prima era finito a terra Marc Marquez e prima ancora Valentino Rossi.

Stessa caduta per Rossi, Marquez e Quartararo

La caduta è stata un peccato, perché avevo dei parziali ancora migliori – dice Quartararo ai microfoni Sky con le idee chiare in vista della gara di domani – . Sarà importante partire forte e nei primi cinque giri fare un gap nei confronti delle Ducati e delle Honda, Marquez a parte. Io e Vinales – che scatterà accanto a lui in prima fila, ndr – abbiamo uno stile di guida buono per la Yamaha se faremo la stessa strategia sarà un bene”. Non resterà certo a guardare Marquez che con il terzo tempo, in griglia completa la prima fila. Oltre alle Yamaha, tra gli avversari in gara il campione della Honda si aspetta anche Andrea Dovizioso. “Anche se partirà settimo, sarà con noi per tutta la gara” ritiene lo spagnolo che, tagliando il traguardo davanti al pilota della Ducati, diventerebbe campione con quattro gare di anticipo rispetto alla fine del campionato.

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Marc: "Sono arrivato troppo forte"

Complessivamente contento del bilancio della giornata (“Abbiamo fatto un grandissimo lavoro nelle FP4 e mi sono sentito molto bene con la moto”), Marquez ha poi ricostruito la caduta che caduta che gli è costata la possibilità di giocarsi la pole position. “In qualifica si spinge sempre al massimo – spiega – . La caduta è iniziata all’uscita della curva 4, con la moto che ha ondeggiato un po’, e quando sono arrivato alla curva 5 ho provato a staccare ma il il freno era aperto e sono arrivato troppo forte. Ma era tutto sotto controllo. Fisicamente mi sento bene, ho qualche dolore per la caduta di ieri ma il resto e a posto. Non ci sarà nessuna scusa per domani. Se ci sarà da sorpassare all’ultima curva per vincere la gara? Ci proverei, perché non è l’ultima gara: se non diventerò campione qui, ci proverò a Motegi o in Australia. Domani ci proverò, non sono a finire davanti a Dovizioso ma anche a chiudere la gara”.

Valentino Rossi dopo la caduta alla curva 5 / MotoGP.com
Valentino Rossi dopo la caduta alla curva 5 / MotoGP.com

Rossi: “Ho fatto un errore”

Infine, è toccato a Valentino Rossi spiegare la dinamica della sua caduta. “Purtroppo alla curva 5 ho fatto un errore – sintetizza il pesarese – . Si tratta di una curva critica perché c’è un dosso e lì ho perso l’anteriore. Credo che fossi un po’ troppo largo e sono scivolato. Sono riuscito a tornare ai box e a fare due giri con l’altra moto. Ma aveva un assetto un po' diverso, non aveva le stesse gomme e non sono riuscito a fare meglio del nono tempo. Partirò quindi dalla terza fila, per cui la gara sarà difficile perché partire dietro è sempre dura”.

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