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L’incubo del long Covid lascia i segni su Hamilton: “Effetti persistenti, faccio fatica”

Dopo la premiazione che ha seguito il GP di Ungheria, Lewis Hamilton ha accusato un malore. Il suo problema potrebbe essere dovuto al long-Covid, sindrome che colpisce circa un quarto delle persone che hanno contratto il Coronavirus. Lo stesso Lewis ha raccontato le sue difficoltà dopo la malattia, presa nel dicembre 2020: “Ho lottato per restare in salute dopo la mia positività al virus e continuo a farlo anche oggi. Penso che gli effetti del Covid possano essere persistenti. Il livello di fatica negli allenamenti è più alto, mette davvero alla prova”.
A cura di Valerio Albertini
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Potrebbe esserci il long-Covid dietro il malore occorso ieri a Lewis Hamilton, al termine del Gran Premio di Ungheria terminato al terzo posto alle spalle di Esteban Ocon e Sebastian Vettel. Il pilota della Mercedes è riuscito a salire a fatica sul podio, dove è stato sorretto dal primo classificato dell'Alpine. Subito dopo la cerimonia, il britannico ha richiesto le cure del medico del suo team, a causa di quello che la Mercedes ha definito come un problema di "stanchezza e vertigini". Il direttore esecutivo Toto Wolff ha posto l'accento sulle temperature che hanno caratterizzato il weekend ungherese, nonostante all'arrivo si misurassero soltanto 26 gradi, e sulla fatica di una gara stremante, caratterizzata dalla grande rimonta del pilota inglese.

Hamilton potrebbe soffrire di long-Covid

In realtà, è stato lo stesso Hamilton a rimarcare il tema del Covid-19, contratto nel dicembre 2020, che lo aveva debilitato molto, facendogli perdere oltre quattro chili. Stando alle sue parole, anche dopo essersi negativizzato, le sue condizioni di salute non sono mai più tornate ai livelli precedenti all'infezione da Coronavirus, con le sue dichiarazioni che avvalorano la possibilità che anche Lewis, come circa un quarto delle persone che hanno avuto la malattia, sia affetto dalla sindrome da long-Covid: "Sto bene, ho avuto delle forti vertigini e mi si è annebbiata la vista sul podio. Per tutto l’anno ho lottato per restare in salute dopo la mia positività al virus e continuo a farlo anche oggi, è una battaglia. Non ne ho parlato con nessuno, ma penso che gli effetti del Covid possano essere persistenti".

Hamilton si sofferma anche sulle differenze che ha riscontrato sul suo corpo dopo la positività al virus, spiegando come da quel momento soffra molto di più la stanchezza durante gli allenamenti: "Mi ricordo come stavo quando l’ho avuto e da allora allenarsi è stato diverso. Il livello di fatica è più alto, mette davvero alla prova. Io continuo ad allenarmi e prepararmi nel modo migliore. Chissà cosa mi è successo oggi, forse un problema di idratazione, non so, ma non mi era mai capitato prima. Ho provato qualcosa di simile a Silverstone, ma questa volta è stato molto peggio".

Se davvero Lewis dovesse soffrire di long-Covid, le sue imprese in gara acquisterebbero ancora più valore, poiché sarebbe costretto a lottare sia con il rivale in pista Max Verstappen sia con un nemico invisibile che lo tormenta dal dicembre dello scorso anno. Ora, grazie alla pausa estiva, avrà un po' di tempo per riposare, nella speranza di tornare al meglio per il Gran Premio di SPA, in programma il prossimo 29 agosto.

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