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Lewis Hamilton: “Merito rispetto! C’è un altro pilota che corre con Mercedes ma non vince come me”

Dopo la grande vittoria nel GP di Turchia che gli ha consegnato il 7° titolo iridato e permesso di eguagliare Michael Schumacher come pilota più vincente della storia della Formula 1, Lewis Hamilton risponde ai critici sul valore delle sue vittorie pari a quello delle altre leggende nonostante ottenute con una macchina (la Mercedes) nettamente superiore agli avversari.
A cura di Michele Mazzeo
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Domenica scorsa Lewis Hamilton ha conquistato il suo settimo titolo Mondiale eguagliando Michael Schumacher come pilota più vincente della storia della Formula 1. Eppure sono ancora tanti i critici del campione britannico che non ha gradito quei commenti, soprattutto da parte di ex piloti del Circus, che hanno messo in discussione il valore delle sue vittorie in quanto arrivate con una macchina nettamente superiore a quella degli avversari. Critiche che il pilota Mercedes spera di aver messo a tacere con la grande vittoria nell'ultimo GP della Turchia arrivata dopo un'eccelsa prestazione su una pista in cui l'abilità del driver contava molto di più della potenza della propria monoposto.

"Vorrei che ci fossero più gare complicate come quella in Turchia, in condizioni come quelle – ha detto infatti il neo sette volte campione del mondo di Formula 1 -. Più occasioni di quel tipo ci sono, più volte sarò in grado di dimostrare di cosa sono capace. Merito rispetto! È stata una domenica molto dura nella quale non si dipende dalla macchina. C'è un altro grande pilota che guida la mia macchina e ovviamente non vince come meha poi aggiunto il 35enne di Stevenage -. Sento commenti interessanti da grandi piloti, soprattutto del passato. Ovviamente servono una grande squadra e una grande macchina, nessuno ha vinto il Mondiale in altro modo".

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Per chiarire ancor più l'ultimo concetto Lewis Hamilton ha poi raccontato un episodio avvenuto quando era un ragazzino all'esordio nel mondo dei motori con i Kart: "Guidavo un'auto di quinta mano con un motore di merda quando correvo con i kart – ha infatti raccontato il pilota britannico della Mercedes -. Nel mio primo campionato, il ragazzo che ha vinto aveva dei motori davvero buoni costruiti dal padre di Jenson Button. Ricordo che mio ​​padre ha dovuto ipotecare la casa per comprare uno di quei motori per 2.500 sterline. Quando l'hanno montato sulla mia macchina – ha proseguito -, stavo davanti a tutti per tutto il tempo. Certo che hai bisogno di cose buone, ma conta anche quello che ne fai e spero che questo si sia visto in Turchia".

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