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Jarno Trulli a Fanpage.it: “Sebastian Vettel sarà una grande perdita per la Ferrari”

L’ex pilota di Formula 1 Jarno Trulli in un’intervista concessa in esclusiva a Fanpage.it racconta del suo passato nel Circus e del suo presente da imprenditore. Ma anche del momento negativo della Ferrari, dell’addio di Sebastian Vettel e di questioni legate all’attuale F1 nella quale però non si riconosce: “Non voglio dire che oggi il pilota conta meno della macchina, ma è un dato di fatto che l’elettronica ha preso il sopravvento”.
A cura di Michele Mazzeo
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Uno dei pochi piloti italiani ad aver vinto un gran premio di Formula 1 nel nuovo millennio, Jarno Trulli è stato uno dei grandi protagonisti del Circus nell'era di Michael Schumacher e Mika Hakkinen. Considerato uno dei piloti più veloci della storia sul giro singolo (è nono nella classifica stilata dalla Formula 1 che vede in testa Ayrton Senna), l'abruzzese classe '74 ha chiuso la sua carriera nel campionato automobilistico a ruote scoperte più prestigioso al mondo con una vittoria (nel GP di Monaco del 2004), 11 podi e 4 pole position in 256 gran premi disputati. In un'intervista esclusiva rilasciata ai microfoni di Fanpage.it Jarno Trulli, oggi imprenditore nel settore vinicolo e in quello alberghiero, ha parlato del suo passato e del suo presente, ma anche della Ferrari, di Sebastian Vettel e di questioni legate all'attuale F1 nella quale però non si riconosce: "Non voglio dire che oggi il pilota conta meno della macchina, ma è un dato di fatto che l'elettronica ha preso il sopravvento".

Jarno Trulli, secondo un recente studio fatto dalla Formula 1 sei tra i 10 piloti più veloci nella storia del circus. Che effetto ti fa?
"Lo sapevo già, ma non cambia molto dato che la mia carriera ormai è finita. Rimane la soddisfazione che con questo studio si è certificato che sono tra i piloti più veloci al mondo".

Hai qualche rimpianto per la tua carriera?
"Sicuramente si poteva fare molto di più, però mi sono tolto diverse soddisfazioni. Quindi mi posso ritenere soddisfatto per quello che ho fatto".

Parlando di soddisfazioni: nella tua classifica ideale viene prima la vittoria nel GP di Montecarlo o il primo podio in F1 conquistato con la Prost al Nurburgring?
"Sono entrambi bei momenti che ho vissuto molto intensamente e li ricordo con lo stesso grande piacere. Ovviamente tutti ricordano di più Montecarlo perché è stata la prima vittoria, ma per me sono sullo stesso piano".

Da italiano, ti è dispiaciuto non avere una chance in Ferrari?
"Sono cose che in quel momento non potevano andare in porto. Dispiace non essere stato al posto giusto al momento giusto per approdare alla Ferrari".

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A proposito di Ferrari, cosa pensi di questa prima parte di stagione del Cavallino?
"Credo che ci fosse da aspettarselo viste tutte le problematiche che ci sono state soprattutto con la storia dei motori. Probabilmente la Ferrari aveva già studiato e preventivato tutto. Certo, il momento non è bello, ma è così".

Di chi sono secondo te le responsabilità di questo momento così negativo?
"Parlare di responsabilità oggi è piuttosto prematuro. Però è un dato di fatto che le cose quest'anno non funzionano".

E da ex pilota cosa pensi della gestione del "caso Vettel"?
"È difficile dare un giudizio perché bisognerebbe conoscere bene la situazione e ciò che è realmente accaduto. Non essendo all'interno non sono la persona adatta per dare un parere a riguardo. Quello che posso dire è che quella di Sebastian Vettel è una perdita importante per la Ferrari perché piloti come lui ce ne sono pochi oggi in Formula 1".

Tu hai lasciato la Formula 1 prima dell'avvento dei motori ibridi. Che differenza c'è tra la F1 che ti ha visto protagonista e quella attuale?
"Oggi è un'altra era, un altro modo di far le gare, un modo totalmente diverso rispetto a quando correvo io. Siamo in un'epoca nella quale io non mi riconosco dove conta sempre di più l'elettronica. Non voglio dire che oggi il pilota conta meno della macchina, ma è un dato di fatto che l'elettronica ha preso il sopravvento".

Tornando a te e alla tua vita: cosa fa oggi Jarno Trulli?
"Io mi occupo della mia famiglia, delle mie attività (vino, albergo e gestione di altre proprietà) e dei miei interessi. Sono abbastanza impegnato".

E corre ancora?
"No, no. Non corre più".

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