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Il rinnovo di Giovinazzi con Alfa Romeo diventa una questione di Stato: “Intervenga il Governo”

Antonio Giovinazzi non è ancora certo di un posto nella prossima Formula 1. Il rinnovo di contratto dell’unico italiano in F1 con l’Alfa Romeo è messo a serio rischio dall’intromissione della Cina che, promettendo ricchi finanziamenti, sponsorizza la candidatura del giovane Zhou. A tal proposito il presidente dell’Aci Angelo Sticchi Damiani fa un appello al Governo italiano affinché si interessi della questione: “Dalle altre parti i Governi si muovono, arrivano valigette pesantissime”
A cura di Michele Mazzeo
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Dal 2022 l'Italia rischia di perdere il suo unico pilota in Formula 1. Antonio Giovinazzi, infatti, non è ancora sicuro di avere un posto in Alfa Romeo il prossimo anno. E il sedile driver pugliese, l'unico rimasto ancora libero per la griglia di partenza della prossima stagione, fa gola a tanti. Fa gola soprattutto alla Cina che, promettendo ricchi finanziamenti alla scuderia elvetica (circa 30 milioni di euro), spinge affinché ad occuparlo sia il giovane driver cinese Guanyu Zhou.

Nasce da qui dunque il pubblico appello al Governo italiano fatto dal presidente dell'ACI Angelo Sticchi Damiani a margine del GP di Monza dello scorso week end. Il numero uno dell'Automobile Club d'Italia chiede infatti alle istituzioni di interessarsi alla vicenda affinché facciano tutto il possibile per far sì che vi sia un pilota italiano in Formula 1 anche nella prossima stagione. Chiede dunque che il rinnovo del contratto tra Antonio Giovinazzi e la Sauber-Alfa Romeo (in scadenza al termine della stagione in corso) diventi una vera e propria ‘questione di Stato':

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"Antonio (Giovinazzi, ndr) è veramente bravo. Non siamo riusciti a dargli la possibilità di far vedere quanto sia bravo. Io mi aspetto che ci sia una spinta anche da parte del Governo in questo senso, perché dalle altre parti i Governi si muovono, arrivano le valigette pesantissime – ha detto infatti senza grandi giri di parole il presidente ACI  –. Non è più come una volta che il più bravo va avanti; il più bravo va sì avanti, ma vanno avanti anche quelli più ricchi. Noi abbiamo questo dovere – ha infine concluso Angelo Sticchi Damiani nel suo accorato appello pro-Giovinazzi –: abbiamo un pilota bravo e dobbiamo difenderlo e dargli la possibilità di eccellere". 

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