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Formula 1 Gran Premio d’Austria, perché sei piloti non si sono inginocchiati per dire no al razzismo

Prima del Gran Premio d’Austria di Formula 1, sei piloti hanno deciso di non inginocchiarsi come gli altri quattordici capeggiati da Lewis Hamilton. Pur ribadendo il proprio no al razzismo, con tanto di maglietta “End Racism”, non hanno replicato il gesto reso celebre di Colin Kaepernick per non dare adito, come spiegato da Leclerc, a interpretazioni sbagliate del gesto.
A cura di Marco Beltrami
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Prima del via del Gran Premio d'Austria, esordio stagionale della Formula 1, i piloti hanno espresso la propria solidarietà al movimento antirazzista Black Lives Matter. 14 piloti guidati da Lewis Hamilton si sono inginocchiati replicando il gesto reso celebre da Colin Kaepernick, mentre 6 colleghi tra i quali Charles Leclerc, pur indossando la casacca nera con la scritta "End Racism", hanno deciso di restare in piedi. Perché lo hanno fatto? Il pilota della Ferrari ha giustificato la sua scelta su Twitter.

Gran Premio d'Austria, 14 piloti s'inginocchiano per dire no al razzismo

Un'immagine forte che ha fatto il giro del mondo. Prima della partenza del Gran Premio d'Austria di Formula 1, i piloti hanno deciso di ribadire il proprio no ad ogni forma di discriminazione razziale. In linea con quanto accaduto nelle ultime settimane negli Usa, con le manifestazioni anti-razziste scatenate dopo l'uccisione di George Floyd, i protagonisti del Circus hanno espresso solidarietà al movimento Black Lives Matter, anche se in maniera diversa. Se infatti 14 piloti tra cui Lewis Hamilton (unico con la maglietta con la scritta "Black Lives Matter"), il compagno Bottas e il ferrarista Vettel si sono anche inginocchiati replicando l'ormai celebre gesto del campione di football americano Colin Kaepernick, visto anche in altri sport, 6 sono rimasti in piedi pur ostentando la t-shirt con la scritta "end racism".

Perché sei piloti non si sono inginocchiati prima del Gran Premio di Formula 1

Ma perché alcuni piloti hanno deciso di non inginocchiarsi? Perché pur schierandosi contro ogni forma di razzismo, protagonisti come Raikkonen e Leclerc sono rimasti in piedi? Il tweet del pilota francese della Ferrari ha spiegato i motivi della sua presa di posizione condivisa anche da alcuni colleghi: "Credo che ciò che conta siano fatti e comportamenti nella nostra vita quotidiana piuttosto che gesti formali che potrebbero essere considerati controversi in alcuni paesi. Non mi metterò in ginocchio, ma questo non significa affatto che sono meno impegnato di altri nella lotta contro il razzismo". Per dire il proprio no al razzismo dunque a giudizio di questi 6 piloti non c'è bisogno di inginocchiarsi, ma anzi bisogna restare in piedi e mostrare con fierezza la maglietta con la scritta "End racism"

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