645 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Formula 1, Gp di Stiria: sul podio Lewis Hamilton con il pugno alzato contro il razzismo

Lewis Hamilton ha vinto il 85° Gran Premio in carriera conquistando il primo posto in Austria. Al momento della premiazione, salito sul gradino più alto del podio, ha voluto omaggiare tutti coloro che lottano contro il razzismo con un gesto che ha subito fatto il giro del mondo: il pugno destro alzato al cielo. Come fecero nel ’68 a Città del Messico Tommie Smith e John Carlos.
A cura di Alessio Pediglieri
645 CONDIVISIONI
Immagine

Per Lewis Hamilton il successo in Austria è valso un immediato segnale fortissimo per questa stagione mondiale che il pilota inglese ha intenzione di dominare da subito alla guida della sua Merceds. Per il campione del mondo in carica è stata la 85a vittoria in carriera, avvicinandolo al record di Michael Schumacher oramai lontano solamente sei gran premi. E sul circuito in Stiria è arrivato anche il primo successo di Lewis Hamilton dopo la morte di George Floyd, ucciso dalla polizia di Minneapolis che aveva scatenato le proteste nel mondo contro il razzismo. E il pilota inglese non ha dimenticato l'episodio: il campione del mondo, sul podio al momento della premiazione ha alzato il pugno in un gesto simbolico contro il razzismo. in un gesto reso celebre ai Giochi Olimpici di Città del Messico 1968 da Tommie Smith e John Carlos.

Un gesto che ha già fatto il giro del mondo e che Lewis Hamilton ha voluto rivolgere malgrado la cerimonia di premiazione non avesse presente alcun tifoso, per i protocolli anti coronavirus. Ma per l'inglese, al di là dei presenti era fondamentale inviare un segnale che ha avuto chiaro riverbero mondiale: la lotta al razzismo, prendendo spunto dalla tragedia che ha colpito George Floyd ucciso da un poliziotto. Da solo, nel silenzio del dopo gara senza pubblico al seguito, sul gradino più alto del podio, in completa tenuta nera da gara, cappello con visiera ben calato in testa e mascherina d'ordinanza alzata oltre il naso, Hamilton ha chinato il capo e ha alzato il pugno destro al cielo.

Per Lewis Hamilton non è stato certamente un gesto isolato visto che il pilota inglese è da sempre in prima fila nella lotta al razzismo e anche nelle scorse settimane si è sempre espresso a favore delle iniziative e delle proteste in giro per il  mondo davanti allo slogan "black lives matter", le vite dei neri contano. Il gesto ha subito riportato alla mente un altro momento epocale che segnò la storia dello sport nella lotta al razzismo: quello compiuto da Tommie Smith e John Carlos a Città del Messico, durante la premiazione dei 200 metri piani ai Giochi Olimpici del 1968.

645 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views