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Formula 1, Carlos Sainz non vede l’ora: “Mi sento pronto per la Ferrari”

In attesa del semaforo verde dell’Hungaroring, Carlos Sainz è tornato a parlare di quella che sarà la sua esperienza sulla Rossa nel 2021: “Voglio dare il mio input e provare ad aiutarli, so che stanno già lavorando forte per migliorarsi per il prossimo anno. Negli ultimi 3-4 la Ferrari è sempre stata forte e competitiva”.
A cura di Alberto Pucci
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Reduce da un quinto e da un nono posto nei primi due impegni in Austria, Carlos Sainz è pronto a scattare dalla nona posizione della griglia di partenza del Gran Premio d'Ungheria. Il venticinquenne pilota della McLaren, durante il suo intervento a ‘Paddock Live show', ha commentato quella che sarà la sua prossima avventura in Ferrari: "Mi sento pronto per il 2021 e mi motiva molto andare alla Ferrari, che non è nel suo miglior momento – ha spiegato – Voglio dare il mio input e provare ad aiutarli, so che stanno già lavorando forte per migliorarsi per il prossimo anno. Negli ultimi 3-4 la Ferrari è sempre stata forte e competitiva".

A dare una mano al suo ambientamento nel box del Cavallino Rosso, ci sarà anche il suo fluente italiano e l'amicizia che già lo lega a Leclerc: "Ho cominciato ad andare in Italia verso gli 11-12 anni con i go kart, poi ho fatto tre anni alla Toro Rosso e ho perfezionato la mia lingua. Sono stato in team inglesi e mi sono scordato un po' l'italiano. Con Leclerc parlo italiano e un po' in inglese quando dobbiamo confrontarci su temi tecnici, mi trovo bene con lui e abbiamo un bel rapporto".

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L'analisi del GP d'Ungheria

Subito dopo le qualifiche dell'Hungaroring, Carlos Sainz ha poi analizzato l'ultima giornata di prove prima del semaforo verde: "È stata una giornata più dura dell'ultima in Austria, ma abbiamo tanto lavoro da fare. La Mercedes è lontanissima e dietro c'è un gruppo competitivo, con Ferrari e Renault. È un campionato molto bello e competitivo. Mercedes e Racing fanno paura, ma vedremo cosa farà la gomma soft. Sul passo gara penso che sarà difficile lottare con Racing Point, sono più veloci di noi almeno mezzo secondo al giro. Erano così anche in Stiria, era difficile tenerle dietro. L'unica variabile è il degrado delle gomme e loro cominciano con le medium come Mercedes, sarà difficile".

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