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Autoscuole in sciopero per l’aumento sulla patente, saltano il 50% degli esami di guida

Nella giornata di mercoledì 18 settembre le associazioni di settore, Unasca e Confarca, hanno proclamato lo sciopero contro l’aumento dell’IVA al 22% sul prezzo delle licenze di guida specificando come la serrata porterà a far saltare la metà degli esami di guida previsti in tutta Italia. Donina: “Chiederemo intendimenti al Governo”.
A cura di Matteo Vana
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I rincari sulla patente, a causa dell'aumento dell'IVA del 22% sul prezzo delle nuove licenze di guida, non soddisfa le autoscuole italiane che hanno deciso di proclamare lo sciopero per protestare contro "l'introduzione dell'IVA al 22% sulle patenti a partire dal 3 settembre scorso e il recupero retroattivo dell'imposta su tutti corsi per le patenti già effettuati sino al 2014": il 18 settembre, infatti, le attività verranno sospese in tutta Italia portando così a far saltare il 50% degli esami di guida previsti presso le autoscuole associate.

Saltano la metà degli esami di guida previsti

Un provvedimento, quello emanato sulla scorta di una recente sentenza della Corte di giustizia su risoluzione dell'Agenzia delle Entrate che ha revocato la prassi precedente che prevedeva l'esenzione dall'imposta, nelle scuole guida, per le lezioni finalizzate al conseguimento della patente, giudicato assurdo dalle associazioni di settore Unasca e Confarca, che hanno specificato come la misura farà saltare la metà degli esami di guida prevista in tutta Italia. "Esprimiamo preoccupazione per il difficile recupero dell'aliquota negli ultimi 5 anni fiscali e per la sicurezza stradale con il calo drastico delle ore di guida per l'aumento delle tariffe" hanno fatto sapere.

Neo-patentato alla guida
Neo-patentato alla guida

A portare allo sciopero è stato non solo il cambio di regime fiscale sulle attività formative, ma anche la richiesta di un'integrazione delle dichiarazioni dei redditi sulle ultime cinque annualità fiscali aperte; secondo le associazioni, inoltre, sono già arrivate conferme dei primi accertamenti fiscali per la retroattività del provvedimento che coinvolge  quasi quattro milioni di conducenti che già hanno conseguito le patenti e che potrebbero vedersi richiedere all'improvviso l'IVA per il conseguimento del documento di guida. A destare la preoccupazione delle associazioni di categoria, però, è anche la questione sicurezza con il calo drastico delle ore di guida degli allievi nel rapporto tra budget previsto e aumento delle tariffe delle autoscuole.

Donina: “Chiederemo intendimenti al Governo”

Sulla questione è intervenuta la Commissione trasporti, impegnandosi da subito “ad ascoltare le istanze delle associazioni di settore coinvolte. Così, in una nota, Giuseppe Donina, membro della Commissione Trasporti alla Camera. “Intendiamo rinnovare il nostro sostegno e l’auspicio che si trovi in tempi rapidi una soluzione. Allo stesso tempo stiamo lavorando come Lega per presentare al più presto un atto di sindacato al governo allo scopo di chiedere intendimenti sulla vicenda del recupero retroattivo dell’imposta, previsto dalla sentenza della Corte di Giustizia Europea, che danneggia gravemente le autoscuole col rischio di farle chiudere”.

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