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Vingegaard ancora ricoverato dopo la terribile caduta: preoccupano le condizioni del suo polmone

Il ciclista si trova ancora in ospedale dopo dieci giorni dall’incidente durante la tappa del Giro dei Paesi Baschi. Non può ancora tornare in patria con sicurezza a causa dei traumi subiti.
A cura di Maurizio De Santis
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A dieci giorni dalla terribile caduta al Giro dei Paesi Baschi, Jonas Vingegaard è ancora ricoverato nell'ospedale dove venne trasportato per le lesioni riportate in quell'incidente che coinvolse anche altri ciclisti. Frattura alla clavicola, costole rotte, contusione polmonare e pneumotorace furono i danni rilevati dagli esami diagnostici: finì in terapia intensiva e venne operato.

Le sue condizioni sembrano migliorate ma il danese non può ancora tornare in patria, a casa. Il trauma (e le conseguenze) sono tali da rendere sconsigliabile la possibilità di imbracarsi su un volo per fare rientro in Danimarca. Le sollecitazioni della pressione atmosferica potrebbero provocare complicanze pericolose, ecco perché gli è stata prefigurata l'opportunità di usufruire di un velivolo sanitario speciale. Ma nulla è stato ancora deciso al riguardo per il timore che il grave danno al polmone si accentui.

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Il bollettino di quel ruzzolone gelò il sangue nelle vene per i traumi subiti anche da altri concorrenti e, più ancora, per le polemiche scaturite da un particolare che lo stesso Vingegaard aveva sottolineato qualche mese prima che la carovana dei ciclisti arrivasse nei Paesi Baschi.

Tutti erano a conoscenza dei rischi connessi alla struttura del tragitto previsto per quella tappa rivelatasi funesta: una curva troppo pericolosa, non segnalata, era stato oggetto della segnalazione fatta attraverso l'agenzia di sicurezza. Quel punto della quarta tappa presentava pericoli per l'incolumità ma nessuno aveva raccolto l'allarme lanciato.

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Come sta veramente Vingegaard? Le parole del padre del ciclista alla stampa danese hanno acceso i riflettori sulle poche informazioni sulle sue condizioni arrivate col contagocce perfino alla famiglia. "Perché il team non mi ha permesso di contattare mio figlio? Perché si è saputo dei danni polmonari solo dopo l'operazione alla clavicola?".

Interrogativi che non hanno mai avuto una risposta chiara e nemmeno il comunicato della squadra ha dissolto parlando di "percorso poche settimane di recupero che per adesso è difficile quantificare". La sensazione è che a essere compromessa sia l'intera stagione di Vingegaard.

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