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Giro d’Italia 2020, Ulissi si concede il bis: in volata batte Almeida, che resta in rosa

Tappa dedicata agli sprinter: Diego Ulissi trova lo spunto vincente davanti ad Almeida secondo e ancora in maglia rosa. 192 chilometri senza sussulti con una fuga rientrata a 40 dall’arrivo. Nibali, attento, ha risposto agli strappi di Guerreiro e Geoghegan Hart. Domani la cronometro che potrebbe ribaltare la classifica generale.
A cura di Alessio Pediglieri
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Doveva essere una tappa dedicata alla velocità e così è stato, senza nessuna sorpresa importante. Copione rispettato fino al traguardo dove la 13a tappa del Giro d'Italia 2020 si è decisa in volata con Ulissi che ha stampato all'arrivo la maglia rosa Almeida conquistandosi l'alloro di giornata e siglando il proprio secondo successo personale nella corsa in rosa 2020 dopo la vittoria alla seconda tappa, sul traguardo di Agrigento, in Sicilia. In classifica generale ancora nessuno scossone con le posizioni radicate in attesa degli smottamenti che arriveranno con le prime salite.

Tutto tace in attesa della cronometro di sabato che potrebbe stravolgere la classifica generale. I 192 chilometri che hanno trasportato la carovana rosa da Cesenatico a Monselice ha visto l'arrivo dei velocisti sul traguardo a giocarsi il successo di giornata. A immortalare la propria figura nell'albo d'Oro della corsa è stato Diego Ulissi, sprinter toscano della UAE Team Emirates che ha alzato per la seconda volta in questo Giro le braccia al cielo. Dietro di lui la maglia rosa di Joao Almeida che si consola con un primo posto in generale e altri 6 secondi di abbuono.

Non c'è stato spazio per le fughe quest'oggi, con il gruppo che ha prima lasciato andare sette corridori in cerca di gloria per poi riprenderli piano piano e ricompattare il tutto a 40 chilometri dall'arrivo. Due i momenti in cui i fuggitivi hanno compreso che non sarebbe stata giornata: il primo al GPM di Roccolo (quarta categoria, 4,1 km all’8,3%) dove il vantaggio si è assottigliato sensibilmente, il secondo sul  Muro di Calaone (2,1 km al 9,8%, e punta massima del 18%) quando il gruppo si è ricompattato definitivamente.

Vincenzo Nibali in un paio di occasioni ha dovuto anche rispondere ad alcuni strappi, prove di regia per tastare il passo del ciclista italiano:  Guerreiro e Geoghegan Hart lo hanno stuzzicato, lui non si è lasciato sorprendere amministrando senza fatica. Poi, il finale per gli sprinter e il successo di Ulissi.

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