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Follia di una tifosa a bordo strada: si sporge per il video, travolta dai ciclisti a tutta velocità

Tragedia sfiorata sulle strade di Spagna durante la Vuelta Extremadura: sul rettilineo che dava all’arrivo della terza tappa, Owen Lightfoot ha travolto a tutta velocità una tifosa che con il suo smartphone stava riprendendo la corsa. Solo per una fatalità non ci sono state conseguenze gravi.
A cura di Alessio Pediglieri
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Ancora una terribile caduta in questi giorni di classiche e giri di apertura della nuova stagione ciclistica 2023. Questa volta la colpa è ricaduta su una maldestra e inopportuna tifosa che è stata travolta in piena velocità durante lo sprint finale della terza tappa della Vuelta Extremadura in Spagna. Ad aver la peggio, oltre alla donna catapultata sull'asfalto, è stato Owen Lightfoot del team Tecnosylva Bembibre Cycling, che fortunatamente se l'è cavata con qualche botta e un enorme spavento.

Sono giorni importanti per la stagione ciclistica 2023, appena iniziata e già costellata da una serie importante di incidenti. Gli ultimi in ordine di tempo sono avvenuti alla Milano-Sanremo, per colpa di una disattenzione imperdonabile dell'organizzazione che ha lasciato incustodita una rastrelliera sulla strada e al Giro di Catalogna dove ha avuto la peggio il nostro Dario Cataldo che ha subito diverse fratture. Questa volta, però le immagini che inquadrano la gara riguardano una nuova incredibile imprudenza del pubblico: una tifosa sul marciapiede lungo il rettilineo che portava all' arrivo a Valencia de Alcántara, dopo una frazione di 129 km, ha impattato con il plotone, lanciato a tutta velocità verso il traguardo.  Fatale la voglia di riprendere con uno smartphone i ciclisti e il suo sporgersi oltre il consentito sbattendo sull'asfalto Owen Lightfood che, solamente per puro caso, non ha innescato un effetto a catena nel gruppo.

L'organizzazione della corsa spagnola, utilizzando proprio la fatalità avvenuta durante la corsa, ha subito diramato un comunicato duro verso tutto il pubblico perché rispetti le linee di sicurezza poste lungo il tracciato: "Vogliamo lanciare un appello alla responsabilità del pubblico affinché incidenti come quello vissuto al termine della tappa odierna non si debbano più ripetere. E' fondamentale mantenere le distanze di sicurezza e non invadere mai la strada durante la corsa", le dichiarazioni degli organizzatori.

Solo per pura coincidenza non è sopraggiunta la tragedia: sia l'organizzazione sia il Team di Lightfoot hanno assicurato che l'impatto tra la donna e il ciclista non ha provocato gravi conseguenze. Curati sul posto dallo staff medico della corsa, non hanno poi avuto necessità di ulteriori controlli in ospedale: "Fortunatamente abbiamo buone notizie, sia dal nostro ciclista Owen Lightfoot che dal resto dei ciclisti che sono stati colpiti dalla collisione" ha comunicato in via ufficiale il Team Maglia Tecnosylva Bembibre Cycling. "Fortunatamente nessuno ha dovuto essere portato in ospedale né sembra che abbia riportato ferite significative".

Una scena, però, che ha riaperto le polemiche sull'organizzazione delle gare professionistiche su strada e che ha richiamato alla memoria un altro precedente datato 2021 quando al Tour de France in un episodio molto simile, un'altra tifosa provocò una enorme caduta colpendo in quel caso Tony Martin che poi investì altri ciclisti. Per quell'incidente,  la tifosa venne poi indagata e infine arrestata per "lesioni involontarie con invalidità e per violazione intenzionale di un obbligo di sicurezza e prudenza". In quest'ultimo caso, ciò che ha sorpreso e indignato è che ad alcuni metri dalla tifosa che ha provocato l'incidente alla Vuelta Extremadura c'era un addetto volontario alla sicurezza, individuabile dal giubbotto giallo fosforescente, che ha assistito alla scena.

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