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Azzurri fortissimi, vincono la medaglia d’oro ai Mondiali di ciclismo su pista

L’Italia vince la medaglia d’oro ai Mondiali di ciclismo su pista a Roubaix. Non accadeva da 24 anni, l’ultimo titolo ridato risaliva al 1997. Simone Consonni, Liam Bertazzo, Jonathan Milan e Filippo Ganna hanno battuto la Francia con il tempo di 3’47”192, con un vantaggio di quasi 2 secondi sui transalpini.
A cura di Maurizio De Santis
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L'Italia vince la medaglia d'oro ai Mondiali di ciclismo su pista a Roubaix. Simone Consonni, Liam Bertazzo, Jonathan Milan e Filippo Ganna hanno battuto la Francia nella finalissima per il titolo, conquistando un successo che mancava da ben 24 anni. Dall'edizione del 1997 di Perth, in Australia. Poco importa che il tempo registrato dagli azzurri (3'47"192) sia stato lievemente superiore rispetto alla semifinale con la Gran Bretagna: il quartetto transalpino, che contava anche sulla spinta del pubblico per fare l'impresa, ha chiuso con un ritardo di 1"976 e s'è dovuta accontentare dell'argento.

Una gara condotta sul filo del vantaggio, della pedalata fluida e della velocità, del ritmo che fa la differenza e della strategia che ti porta ad affondare il colpo quando il momento è quello giusto. Basta dare un'occhiata alle tre frazioni per avere un'idea del grande equilibrio che gli azzurri hanno mantenuto, resistendo alle ambizioni di un avversario che in pista era andato da classica mina vagante: 0″090 era il vantaggio al primo chilometro, 0″093 a metà gara con gli azzurri sempre con la ruota virtualmente incollata ai rivali, 0″436 al terzo chilometro. Una sorta di quiete prima che si scatenasse la tempesta perfetta: nel quarto chilometro Ganna ha impresso lo stacco decisivo e lasciato i transalpini alle spalle di quasi 1"5. La Francia non ce l'ha fatta più a reggere la pedalata. Ed è crollata.

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Una prestazione di testa e di cuore, di forza e di sofferenza ha caratterizzato la performance dell'Italia che prima ha tenuto botta rispetto alla partenza lanciata dei francesi poi è uscita alla distanza mostrando il talento della squadra che, a Roubaix come alle Olimpiadi di Tokyo (anche se allora c'era Lamon nel quartetto), è più forte.

A completare il podio sono gli inglesi, un risultato a sorpresa che spiega il momento difficile dei vice campioni olimpici della Danimarca, addirittura fuori dalle prime tre posizioni. Gli scandinavi erano sempre andati a medaglia ai Mondiali dal 2018, l'ultima volta senza medaglie fu nel 2017 ma sono stati sconfitti dal tempo di 3'51"205 dei britannici.

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