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Al Tour il fair-play non conosce confini: dopo Vingegaard e Pogacar, Bessegger e Le Gac da applausi

Ennesimo splendido gesto di sportività sulle strade del Tour. Durante la crono odierna, il francese Le Gac offre la propria borraccia a Bissegger, in piena crisi.
A cura di Alessio Pediglieri
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Non saranno sicuramente Coppi e Bartali e nemmeno Pogacar e Vingegaard, ma il ciclismo si nutre da sempre anche dei gesti e delle imprese di chi difficilmente lascerà il proprio nome negli annali storici delle due ruote. E così, giusto esaltare un altro gesto di totale fair play che si è consumato durante l'ultima cronometro del Tour de France, in quasi un'ora di lunga e solitaria pedalata tra specialisti e non, in un tracciato movimentato da saliscendi che dopo tre settimane tagliano anche le ultime energie.

A prendersi la scena di giornata sono stati Stefan Bissegger e Olivier Le Gac durante l'ennesima prova della Grande Boucle caratterizzata dall'alta temperatura che ha accompagnato la carovana in pianura come in montagna. Due classici "gregari" dei rispettivi Team (rispettivamente per EF Education-EasyPost e pre Groupama-FDJ) che non hanno avuto visibilità al Tour e che si sono ritrovati ad averla improvvisamente, al di là dei tempi poi fatti registrare a fine prova individuale. Perché nel momento del bisogno, inquadrati dalle telecamere dell'organizzazione, il francese passa la propria borraccia al povero svizzero, in piena crisi di sete e fame che gli ha bloccato le gambe lungo il tracciato di quasi un'ora.

Una scena tanto umana e normale, quanto spettacolare per chi fatica a ricordarsi che al di là dei colori, dei team, degli obiettivi e della voglia di vincere, anche il ciclismo – forse molto più di altre discipline – vive di empatia all'interno del gruppo composto sì da ciclisti divisi dalle rispettive società ma che trascorrono spalla a spalla i grandi Giri da mattina a sera per quasi un mese. Così, Le Gac che nota il collega in crisi e che gli offre semplicemente la propria borraccia per dissetarlo, diventa una nuova icona di questo Tour 2022 e che richiama quella ovviamente più epica e impressa nella mente di tutti, con due straordinari protagonisti, Fausto Coppi e Gino Bartali.

Il mitico scatto che immortale al Tour 1952 il passaggio della "borraccia" tra Coppi e Bartali
Il mitico scatto che immortale al Tour 1952 il passaggio della "borraccia" tra Coppi e Bartali

Proprio al Tour, datato 1952 e immortalato dal celebre scatto durante l'ascesa al Col du Galiber, "Ginaccio" passa una bottiglia d'acqua all'Airone, diventando in quell'istante l'emblema estremo di un fair play che può vivere al d là dell'antagonismo. E proprio al Tour, di quest'anno, tutto si è quasi ripetuto con altri due protagonisti assoluti, con Vingegaard che attende Pogacar, caduto in discesa e primo suo antagonista per la maglia gialla. Questa volta senza passarsi nulla se non un gesto di intesa che è diventato a sua volta una cartolina da incorniciare nella storia della Grande Boucle. Dove si aggiungono di diritto e di dovere per rispetto delle centinaia di "comparse" sulle strade di Francia, il bel gesto tra Bissegger e Le Gac.

Il gesto di intesa tra Vingegaard e Pogacar al Tour 2022
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