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Zhang e l’addio di Conte all’Inter: “Devo pensare alla solidità del club, serve ampia plusvalenza”

Steven Zhang svela i motivi della separazione con Antonio Conte ed annuncia che il prossimo sarà un mercato al risparmio per l’Inter: “C’è bisogno di un’ampia plusvalenza, l’obiettivo per la prossima stagione è fare bene in Champions e ovviamente di riconquistarla il prossimo anno. Scudetto? È difficile…”.
A cura di Paolo Fiorenza
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In casa Inter vanno avanti i lavori per preparare la nuova stagione che vedrà in panchina Simone Inzaghi al posto di Antonio Conte, ma inevitabilmente il fantasma del tecnico leccese aleggia ancora nell'ambiente nerazzurro. Del resto sarebbe strano il contrario, visto che parliamo dell'allenatore che ha riportato lo Scudetto all'Inter dopo 11 anni spezzando il dominio della Juventus.

Conte è andato per la sua strada, trovando nel frattempo – nella trattativa per accasarsi al Tottenhamle stesse difficoltà che gli avevano fatto lasciare Milano, ed a fare luce sui motivi della separazione ci pensa adesso con grande chiarezza il presidente Steven Zhang dalle pagine della ‘Gazzetta dello Sport'.

"Già la scorsa estate la pandemia aveva notevolmente colpito i nostri ricavi ma abbiamo continuato con lui, concentrandoci sulla stagione convinti che potessimo vincere. La decisione è stata giusta – spiega Zhang – Ma ora il conto portato dalla pandemia è tale che non possiamo non rivedere la situazione cercando dei risparmi che riportino a un prossimo equilibrio di bilancio. Dobbiamo necessariamente ridurre i costi e controllare i rischi. Questo ovviamente influenza anche le strategie di calciomercato. I nostri differenti punti di vista sulla situazione hanno portato alla separazione. Quello che non era fondamentale per lui, lo era per il club. E viceversa. Conte è un top coach, ma come presidente devo pensare alla solidità della società".

Il numero uno dell'Inter svela con grande chiarezza che il prossimo sarà un mercato di lacrime e sangue: "Il Covid ha creato enormi difficoltà, le principali a livello economico. Per un anno e mezzo gli stadi sono rimasti chiusi con il ricasco negativo per gli introiti da botteghino e da contratti commerciali. Nella stagione 2019-2020 la perdita per i grandi club europei, tra cui l'Inter, è arrivato a due miliardi di euro. Tutti questi fattori ci costringono a rivedere i piani e a guardare verso l'esterno per ottenere nuove risorse. Gli obiettivi della prossima stagione? C'è bisogno di un'ampia plusvalenza alla fine di questo calciomercato, ma vogliamo mantenere molto competitiva la squadra per permetterle di fare bene in Champions e ovviamente di riconquistarla il prossimo anno, perché vogliamo stabilmente stare tra i grandi club europei. Rivincere lo Scudetto? Non è facile. Sei sette club sognano di vincere lo scudetto ogni anno, poi la realtà è diversa. Godiamoci quello conquistato".

Zhang, che ha appena messo in cassa i soldi freschi del finanziamento dal fondo Oaktree, non esclude l'ingresso di qualcun altro che voglia portare ossigeno all'Inter: "A gennaio l'Inter è stata molto chiara sulle sue necessità: abbiamo valutato le opzioni e scelto quella che meglio si sposava con la nostra strategia finanziaria per il club a medio-lungo termine. Non c'è stata invece alcuna offerta per l'acquisto del club. E d'altra parte noi cercavamo altro. In questa fase post pandemica non è facile trovare gruppi disposti a investire nel calcio, che è attualmente un sistema in cui si perdono molti soldi ogni anno. Il nostro obiettivo adesso è ritrovare un equilibrio finanziario attraverso il ridimensionamento dei costi, altrimenti non si troveranno mai nuovi investitori. Soci di minoranza? Da parte nostra ragioniamo sempre a medio-lungo termine e siamo sempre aperti a partner commerciali o finanziari che possano aumentare i ricavi ed essere sinergici al nostro progetto per il bene dell'Inter".

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