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Salta Conte al Tottenham: rottura totale per le richieste eccessive del tecnico

Non sarà il Tottenham la nuova squadra di Antonio Conte, dopo che in serata la trattativa tra le parti si è bruscamente interrotta. Il club londinese si è arreso davanti alle richieste eccessive, in termini economici, di staff e di garanzie tecniche, del tecnico leccese, a sua volta non convinto della competitività nel breve termine degli Spurs.
A cura di Paolo Fiorenza
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Anche le porte del Tottenham si chiudono per Antonio Conte ed ora l'ipotesi che il tecnico leccese si prenda un anno di pausa appare davvero probabile, visto che tutte le panchine di vertice sembrano ormai occupate. In serata il tavolo della trattativa tra l'allenatore reduce dallo Scudetto con l'Inter ed il club londinese è clamorosamente saltato, dopo che nelle ultime ore l'accordo sembrava essere vicino.

Da un lato c'era un allenatore ossessionato dal dover essere sempre in condizione di poter mangiare nel famoso "ristorante da 100 euro", ovvero avere le garanzie di competere ai massimi livelli, dall'altro un club che si è visto pressato con richieste che sono apparse via via meno realizzabili, almeno nei termini perentori posti dal tecnico. Termini che conosce bene la dirigenza dell'Inter, visto che sono gli stessi paletti di eccellenza che hanno indotto Conte a dire addio pochi giorni fa alla squadra che aveva vinto lo Scudetto dominando la Serie A.

Garanzie di non indebolire la rosa cedendo i pezzi migliori, Kane in primis, ma anche di realizzare una campagna acquisti di peso. E poi l'intesa mancante anche sull'ingaggio, con qualche milione di euro a ballare, ed ancora la volontà di portarsi con sé un buon numero di membri dello staff, ritenuto eccessivo dal Tottenham. Ma è stato soprattutto il primo punto, l'essere messo in condizione di poter vincere il prima possibile, a far saltare tutto. Del resto, dal punto di vista di Conte, non avrebbe avuto molto senso lasciare il progetto Inter da lui così brillantemente portato a compimento per sposare una causa con riserve uguali se non maggiori.

Alla fine negli Spurs è prevalso il timore di imbarcarsi in un'avventura che presupponeva di rispettare troppe aspettative del tecnico, che dal canto suo ha capito che in questo momento le sue ambizioni non sono pareggiabili dal club londinese. Non sarà dunque Conte il successore di Josè Mourinho al Tottenham dopo l'interim del giovane Ryan Mason, mentre invece sembra in dirittura d'arrivo l'approdo a Londra di Fabio Paratici: negli Spurs 2021/22 ci sarà un solo italiano, nel comparto dirigenziale.

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