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Zaniolo scaricato dalla Roma con un messaggio gelido: non è stato un saluto normale

La Roma ha ufficializzato la cessione di Zaniolo al Galatasaray con un messaggio gelido. Non il classico saluto, a conferma di qualcosa che è andato storto.
A cura di Marco Beltrami
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Dal giallorosso della Roma a quello del Galatasaray. Per Nicolò Zaniolo nessun cambiamento a livello cromatico, ma una vera e propria rivoluzione per la sua carriera. Si chiude così uno dei casi più turbolenti dell'ultimo mercato, con il 23enne che lascia la Capitale non certo nel migliore dei modi. D'altronde la sintesi del tutto è stata offerta dalle parole del general manager della società romana Pinto, e dal comunicato con cui quella che è ormai la sua ex squadra ne ha ufficializzato l'addio.

Difficile aspettarsi di più d'altronde dopo che la posizione di Zaniolo si era complicata e non poco. Sono state infatti settimane intense ed infuocate per un giocatore che dopo aver manifestato la volontà di essere ceduto, con tanto di richiesta di non presentarsi alla ripresa degli allenamenti aveva scatenato le ire della piazza. Il no al Bournemouth poi, unico club che in termini economici aveva assecondato le richieste della Roma, aveva rappresentato un ulteriore motivo di rottura tra le parti, con il club pronto a metterlo ai margini.

Quando il rebus sul suo futuro, tra lettera personale, inserimento nella lista UEFA e certificato medico a sottolineare la necessità di riposo, sembrava essere irrisolvibile, ecco il Galatasaray che è riuscito a risolvere l'impasse, piazzando l'affondo di mercato. Certo non la soluzione perfetta per la Roma che a detta di Pinto, "poteva prendere più soldi" (la Roma incassa 16.5 milioni di euro più 13 di bonus più 2 milioni garantiti in caso di cessione superiore ai 20), ma quella migliore per come si erano messe le cose dopo il rifiuto del giocatore al Bournemouth.

Zaniolo che si è trasferito al Galatasaray firmando un contratto di 4 anni, con uno stipendio da 1.5 milioni per i prossimi 4 mesi che salirà a 3.5 nelle prossime stagioni, ha voluto salutare la piazza capitolina provando a mettersi tutto alle spalle, con un lungo messaggio sui social, accompagnato anche da un video. Parole per "difendere" la sua esperienza alla Roma: "Sono arrivato da te che mi hai accolto come se fossi a casa. Mi hai fatto crescere, mi hai dato una chance che ho provato a cogliere con tutto me stesso, onorando sempre la storia che rappresenti, combattendo per i tuoi colori, sudando per la maglia ogni volta che l’ho indossata. Questo viaggio è fatto di emozioni uniche che custodirò per sempre, come quel 25 maggio dell’anno scorso, quel gol, quella coppa…tutta nostra. Se ne sono dette tante, fin troppe, ma ora che siamo giunti ai saluti sono io a volerti dire una cosa… È stato un onore. Eternamente Grato".

Al contrario il club giallorosso, lo ha salutato con un comunicato scarno di poche parole. Parole formali quelle scelte per ufficializzare la cessione di Nicolò al Galatasaray, prive di ogni forma di saluto, in bocca al lupo o classici convenevoli, con la fredda sottolineatura dei numeri collezionati: " AS Roma comunica di aver raggiunto un accordo con il Galatasaray per il trasferimento di Nicolò Zaniolo. L’attaccante passa alla squadra turca a titolo definitivo.  Zaniolo è arrivato nella Capitale nell’estate del 2018, collezionando 128 partite e 24 gol con la maglia giallorossa".

Insomma, la Roma mette un punto e volta pagina. L'ultima stoccata? Quella di Tiago Pinto nella conferenza di fine mercato a chiudere una questione che forse non ha giovato a nessuno: "Anche io posso pensare che potrei guadagnare X soldi, sono molto bravo e voglio guadagnare X. Ma se vado via dalla Roma e vedo che solo Bournemouth e Galatasaray fanno offerte per me, o Tiago Pinto è scarso o qualcosa non va".

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