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Verona-Roma, ricorso respinto per il caso Diawara: resta il 3-0 a tavolino

Il Collegio di Garanzia presso il Coni ha respinto il ricorso della Roma sul caso Diawara. Confermato dunque il 3-0 a tavolino che non ribalta il verdetto sul risultato dopo il pareggio sul campo nella sfida tra i giallorossi e il Verona di Juric. Il centrocampista ex Bologna e Napoli, era stato inserito nella lista dei giocatori Under 22, nonostante i 23 anni compiuti lo scorso luglio.
A cura di Marco Beltrami
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Il Collegio di Garanzia presso il Coni ha respinto il ricorso della Roma sul caso Diawara. Confermato dunque il 3-0 a tavolino contro il Verona (sul campo la gara era finita 0-0) che non cambia la classifica e che vede ancora i giallorossi fermi al sesto posto a 50 punti in classifica. La Roma aveva presentato reclamo contro la decisione del giudice sportivo di sanzionare la società capitolina a seguito di un errore legato ad Amadou Diawara nel match della prima giornata di campionato giocato lo scorso 19 settembre 2020. Il centrocampista ex Bologna e Napoli, in vista della trasferta in Veneto, era stato inserito nella lista dei giocatori Under 22, nonostante i 23 anni compiuti lo scorso luglio.

Una svista che non è sfuggita all'occhio attento degli ufficiali di gara, con i giallorossi che hanno perso il punto conquistato sul campo. Un provvedimento che dunque è stato inevitabile ai fini del regolamento e che dopo la sentenza del giudice sportivo era stato anche confermato dallo Corte Sportiva d'Appello lo scorso 10 novembre. La Roma ha battuto molto sul fatto di avere comunque avuto quattro posti liberi tra gli over e dunque di non aver voluto commettere alcuna frode. Ma a nulla è servito. Con questa sentenza i giallorossi restano infatti ancora fermi al sesto posto in classifica con 50 punti a pari merito con il Napoli che affronteranno nel prossimo impegno di campionato.

Il testo completo del comunicato diramato dal Coni:

È STATO RESPINTO il ricorso iscritto al R.G. ricorsi n. 113/2020, presentato, in data 10 dicembre 2020, dalla A.S. Roma S.p.A., in persona del suo Direttore Generale, legale rappresentante pro tempore, CEO Dott. Guido Fienga, nei confronti della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), in persona del Presidente legale rappresentante pro tempore, Dott. Gabriele Gravina, e della società Hellas Verona FC, in persona del legale rappresentante pro tempore, Amministratore Unico Sig. Maurizio Setti, per l’annullamento della decisione n. 13/2020-2021 della Corte Sportiva d’Appello Nazionale della FIGC del 10 novembre 2020, trasmessa via pec in pari data, con cui la suddetta Corte ha respinto il ricorso avanzato dalla ricorrente avverso la decisione del Giudice Sportivo c/o la Lega di Serie A, di cui al C.U. n. 32 del 22 settembre 2020, con il quale è stata irrogata, a carico della A.S. Roma S.p.A., la sanzione della perdita della gara contro l'Hellas Verona, disputata in data 19 settembre 2020, valida per la prima giornata di Campionato di Serie A – s.s. 2020/2021, con il risultato di 0-3, per la violazione del punto 8 ed ai sensi del punto 9 del C.U. n. 83/A del 20 novembre 2014; è stata, altresì, disposta la compensazione delle spese del giudizio;

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