Vardy illude la Cremonese, Brescianini salva l’Atalanta di Juric: pari tra Dea e grigiorossi allo Zini

Allo Zini finisce con un pareggio che lascia l'amaro in bocca a entrambe. La Cremonese accarezza il sogno di una vittoria storica grazie al primo gol in Serie A di Jamie Vardy, ma a sei minuti di distanza è Marco Brescianini a salvare la Dea e a fissare l'1-1 che tiene in equilibrio il destino delle due squadre.
Una partita intensa, combattuta, che ha confermato i limiti offensivi di entrambe le formazioni. L'Atalanta, ancora imbattuta in campionato, non vince da quattro giornate e continua a faticare nel concretizzare la mole di gioco. La Cremonese di Davide Nicola, invece, prosegue il suo momento positivo, dimostrando solidità e coraggio contro una big del torneo.

Nel primo tempo le occasioni non sono mancate. De Ketelaere spreca una clamorosa palla-gol di testa, Krstovic e Pasalic impegnano Silvestri, mentre dall'altra parte i grigiorossi rispondono con un tiro potente di Barbieri e un paio di tentativi di Zerbin. L'equilibrio resta però intatto fino all'intervallo.
Nella ripresa la squadra di Juric prova ad alzare i ritmi, ma è la Cremonese a colpire per prima. Al 78′, dopo una respinta di Carnesecchi su conclusione di Zerbin, Vardy anticipa tutti e scaraventa sotto la traversa il pallone dell'1-0. Una rete pesante, la prima dell'ex Leicester nel nostro campionato, che infiamma lo stadio e sembra poter regalare tre punti pesantissimi ai padroni di casa.
Ma la gioia dura poco. All'82', appena entrato, Brescianini approfitta di una palla vagante al limite e con un sinistro preciso infila Silvestri sul secondo palo. È il gol che evita il primo ko stagionale all'Atalanta e consente a Juric di uscire dallo Zini con un punto prezioso, seppur amaro per come è arrivato.

Un pareggio che non cambia molto la classifica: la Dea resta imbattuta e aggancia momentaneamente Juventus e Udinese a quota 12, mentre la Cremonese sale a 11 punti, consolidando la propria posizione a metà graduatoria, a distanza di sicurezza dalla zona retrocessione. Il messaggio, però, è chiaro: Vardy ha trovato il suo primo sigillo italiano e la Dea, nonostante la reazione, deve ancora ritrovare il killer instinct che l'ha resa grande.