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Van Basten: “Non c’era feeling con Sacchi al Milan, se la prendeva con i giovani”

Marco Van Basten è tornato a parlare della sua eccezionale esperienza da calciatore al Milan, di quel tricolore perso a Verona e svelando i retroscena del rapporto tutt’altro che idilliaco con Arrigo Sacchi che lo allenò dal 1987 al 1991. Il “Cigno di Utrecht” ha raccontato anche un suggestivo e curioso aneddoto su Zlatan Ibrahimovic ai tempi dell’Ajax.
A cura di Marco Beltrami
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Marco Van Basten si racconta. L'ex centravanti e allenatore olandese ha rivelato alcuni retroscena relativi alla fortunata esperienza al Milan nell'ultima intervista a ‘7', il magazine del Corriere della Sera. Il "Cigno di Utrecht" ha parlato dello scudetto perso nel 1990 e dei rapporti non semplici con Arrigo Sacchi suo allenatore dal 1987 al 1991. Un'occasione per raccontare anche lo speciale feeling con i rossoneri. Curioso anche un aneddoto svelato da Van Basten su Zlatan Ibrahimovic, relativo ai tempi dell'Ajax.

Lo scudetto rubato

Nonostante siano passati vent'anni, l'ex attaccante del Milan non ha ancora digerito ciò che successo in quel campionato poi vinto dal Napoli di Maradona: "Se sono convinto che ci rubarono quello scudetto? Lo sanno tutti che fu così – ha spiegato l'olandese – Ma nessuno ha mai avuto il coraggio di dirlo. Prima la sceneggiata di Bergamo, con la moneta in testa ad Alemao e il massaggiatore del Napoli che gli dice di simulare un trauma. Poi la nostra sconfitta a Verona. Fu una imboscata, con un arbitro come Lo Bello che fece di tutto per farci perdere e fischiò in maniera scandalosa. Un lavoro fatto bene. Da chi? Dal sistema del calcio italiano. Da chi aveva interesse a mandare due squadre in Coppa dei Campioni. Tutti sapevamo che eravamo favoriti per rivincere, aggiungere un'altra squadra conveniva a tutti. Fu una vera porcheria. Ancora oggi mi brucia".

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Marco Van Basten e il retroscena sui rapporti al Milan con Arrigo Sacchi

Marco Van Basten e Arrigo Sacchi hanno scritto insieme pagine importanti della storia del Milan, culminate nella vittoria di uno scudetto, una Supercoppa, una Coppa delle Coppe, Due Coppe dei Campioni, una Supercoppa, due coppe Intercontinentali. Nonostante tutto però il rapporto tra il centravanti e il suo tecnico non era idilliaco, a giudicare dalle rivelazioni dell'olandese: "Non c'è mai stato feeling personale tra me e Sacchi. Non mi ha mai dato l'impressione di essere onesto nei rapporti umani. Quando non era contento di come ci allenavamo, se la prendeva con i giovani, con i più deboli, che magari invece erano in testa a tirare il gruppo".

Van Basten e la famiglia Milan

Quando si parla di Milan, per Van Basten è come parlare di famiglia: "A Milano  mi sentivo parte della famiglia. Insieme abbiamo vissuto una vita intera. Mi avete visto nascere, come giocatore e come uomo. Mi avete visto crescere. E purtroppo avete visto la mia fine. Ero convinto che sarei durato per sempre, dicevo ai miei compagni che avrei smesso a 38 anni. All'inizio non capivo. Ero troppo concentrato sul mio star male. Mi chiedevo perché quella sofferenza dovesse toccare proprio a me. Non ho mai avuto una risposta".

L'aneddoto di Van Basten su Ibrahimovic

A proposito di Milan, non poteva mancare un aneddoto sull'attuale terminale offensivo dei rossoneri Zlatan Ibrahimovic. Van Basten ha avuto modo di allenarlo nell'Under 21 dell'Ajax: "Tornai all'Ajax da allenatore dell'Under 21 e un ragazzo mi provocò. ‘Sei van Basten, mi disse passandomi la palla, fammi vedere cosa sai fare'. Ma io ormai non potevo più muovere la caviglia. Chi era? Sono sicuro che lo conoscete. Si chiamava Zlatan, di cognome Ibrahimovic"

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