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Tra musica e gol, Erik Botheim il “gemello” di Haaland che ha umiliato la Roma di Mourinho

Con i suoi due gol e tre assist nella notte magica di Conference League del Bodo/Glimt contro la Roma, Erik Botheim si è fatto conoscere al grande pubblico del calcio. Sulla scia del suo fraterno amico Erik Haaland, connazionale e coetaneo con cui cui ha condiviso l’esperienza nelle giovanili della nazionale norvegese e l’amore per i gol e per il rap.
A cura di Alessio Pediglieri
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Ha 21 anni, classe 2000,  e solamente 193 giorni più anziano del suo "gemello" più famoso, Erling Haaland: è Erik Botheim che è salito alle cronache del calcio internazionale grazie alla sua straordinaria prestazione in Bodo/Glimt-Roma, conclusasi 6-1 per i padroni di casa e con lo show dell'attaccante norvegese. Due reti e tre assist per lui, nella partita "perfetta" che lo ha fatto conoscere al mondo.

Prima di giovedì sera, per Botheim non c'era stato alcuno squillo particolarmente esaltante in una carriera iniziata a braccetto con Haaland ma al momento decisamente vissuta in tono minore, anche se con l'attuale stella del Borussia Dortmund ha convissuto l'esperienza di tutte le giovanili nella nazionale norvegese dall'Under 15 all'Under 19, cimentando una amicizia solida dentro e fuori il terreno di gioco.

Se Haaland si è preso la ribalta delle cronache oramai da un paio di stagioni esplodendo con la maglia del Salisburgo prima e dei tedeschi oggi, diventando uno dei più prolifici attaccanti in circolazione (139 reti in 180 partite giocate) e uno dei più quotati pezzi di mercato (con richieste da oltre 150 milioni), per Botheim la crescita è stata meno visibile ma pur sempre costante, trovando la sua attuale migliore dimensione tra le file del Bodo/Glimt. Dove nell'ultima stagione ha messo già a segno 13 reti in 22 presenze.

Contro la Roma, nella notte perfetta di Conference League, l'attaccante norvegese ha dato il meglio di sè: due reti, una ad inizio primo tempo e una ad inizio ripresa, in area di rigore, finalizzando il gioco di squadra, da attaccante puro. E poi, tre assist al bacio per altrettanti gol dei compagni che hanno umiliato la Roma di Mourinho, confermandosi in netta ascesa anche in campo internazionale: tra qualificazioni e prima fase a gironi, in Conference in 9 presenze ha già marcato il tabellino in 10 occasioni con 4 reti e 6 assist. Se si aggiunge anche il gol segnato a luglio, nel doppio turno di qualificazione per la Champions, dove il Bodo è stato eliminato dal Legia Varsavia, il quadro prende ancora più colore.

Numeri importanti, che richiamano da vicino quelli del "gemello" Haaland, indiscussa stella mondiale con cui Erik ha anche il vanto di aver condiviso non solo la passione per il calcio e per il gol, ma anche quella della musica. Nel 2016, mentre Erling muoveva i primi passi nel Bryne e Erik nel Lyn, giocando insieme nella nazionale Under 16, formarono un duo musicale e produssero anche un video, oggi diventato virale dopo l'exploit contro la Roma.

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