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“Terrone del c…”, l’Atalanta e il team manager Moioli si scusano ancora con il tifoso del Napoli

L’Atalanta e il suo team manager, Mirco Moioli, tornano a scusarsi per il brutto insulto razzista (“Terrone del c….”) che lo scorso 11 luglio il dirigente ha rivolto a un tifoso del Napoli alla stazione di Treviglio, in occasione della partenza in treno per la trasferta di Torino contro la Juventus.
A cura di Marco Beltrami
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L'Atalanta e il suo team manager Mirco Moioli tornano a scusarsi pubblicamente dopo la brutta vicenda dell'insulto razzista dello scorso 11 luglio. Il dirigente apostrofò con un "terrone del c…." un sostenitore azzurro in occasione della partenza per la trasferta in casa della Juventus. Una situazione che ha spinto la procura della Figc ad aprire un'inchiesta. La società nerazzurra che aveva provveduto ad invitare il tifoso a Zingonia, attraverso una nuova nota ufficiale ha manifestato il rinnovato dispiacere per l'accaduto.

Lo scorso 11 luglio, alla stazione di Treviglio, un tifoso del Napoli si rivolse a Gian Piero Gasperini in partenza con l'Atalanta per la trasferta di Torino contro la Juventus. "Mister, dopo 10 anni ve la giocate la partita o gliela regalate come al solito? Forza Napoli", questa la battuta del sostenitore del Napoli che venne apostrofato in malo modo dal team manager nerazzurro Mirco Moioli. L'insulto razzista "Terrone del c….", venne immortalato in un video registrato da una persona vicina al tifoso azzurro. Una brutta vicenda che spinse la Procura federale ad aprire un'inchiesta con le scuse dell'Atalanta e di Moioli.

A distanza di un mese è arrivato il nuovo mea culpa del club e del dirigente attraverso una nota ufficiale: "Il Team Manager Mirco Moioli ribadisce le proprie scuse per aver assunto un contegno non conforme. Ci tiene tuttavia a precisare di non aver avuto alcuna finalità discriminatoria e che il proprio contegno ha rappresentato, unicamente, una immediata reazione a una espressione che ha offeso il suo onore e quello della squadra che ama e per cui e' tesserato da oltre 15 anni. L'Atalanta, pur non potendo che biasimare quanto accaduto, resta vicina al proprio tesserato di cui in questi anni, al pari di tutto il mondo sportivo, ha potuto apprezzare le doti umane e professionali che non devono essere offuscate da quanto accaduto".

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