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Tapiro d’Oro e amara ironia per Allegri: “Irrati? Ha arbitrato bene, è un divertimento…”

Il tecnico della Juve mastica amaro dopo il ko con l’Inter ma non lo fa vedere: “Ci siamo fermati, succede è il calcio. Ma bisogna fare come Ercolino, restare sempre in piedi…”
A cura di Alessio Pediglieri
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Non perde l'ironia, anche se a denti stretti,  Max Allegri davanti a Valerio Staffelli, l'inviato di Striscia la Notizia che consegna il Tapiro d'Oro al tecnico toscano della Juventus: il quarto della sua carriera, forse uno tra i più amari per il momento in cui è arrivato e nel modo che è stato ‘conquistato'. La sconfitta interna contro l'Inter, di corto muso, dopo 90 minuti tesissimi e una serie di  code polemiche nel post gara. Non da parte di Allegri che ha preferito mantenere sempre un profilo basso, non innescando altre micce pronte ad esplodere.

Sotto osservazione, l'arbitraggio, di Irrati e del VAR, che non è stato giudicato dall'universo bianconero, equo ed equidistante nelle decisioni prese in campo. Non così per il designatore Rocchi, che ha appoggiato il direttore di gara, ma nemmeno per Allegri che sin dall'immediato post gara, non ha speso ulteriori commenti sull'arbitro concentrandosi sui suoi giocatori e sulla partita. Stesso filo conduttore utilizzato nel servizio del Tg satirico alla consegna del premio: "Ero in pensiero e sono molto contento soprattutto per mio figlio piccolo che mi chiedeva quando avrei preso un altro Tapiro…".

Ironia, tutta toscana, che sfocia nel momento più deludente della stagione, dopo l'ennesimo scontro diretto con una grande in cui la Juventus ha pagato pegno mostrando evidente difficoltà nel confrontarsi con le prime in classifica come recita anche l'attuale classifica avulsa. Tutte questioni che per Allegri non contano, con gli occhi ben puntati avanti a ciò che deve ancora accadere: "Abbiamo perso e ci siamo fermati, è calato il passaggio a livello ed è passato il treno. Ma sono cose che capitano e bisogna guardare avanti. Da domani pensare a fare un'altra rimonta".

L'iconico gesto, divenuto virale sui social, di Max Allegri durante Juve-Inter
L'iconico gesto, divenuto virale sui social, di Max Allegri durante Juve-Inter

Nessuna polemica, nessun sassolino da togliersi davanti alle telecamere, perché i panni sporchi si lavano in casa. E così, malgrado quanto visto e accaduto in campo, dal lancio della giacca in un momento di vera stizza ("poi l'ho rimesso, la temperatura era calata…") al rigore ripetuto da Calhanoglu ("ha fatto un bel go, è stato bravo"), si arriva al dolente punto dell'arbitraggio di Irrati. Su cui Allegri ripete il proprio pensiero che va controcorrente a qualsiasi ulteriore polemica: "Irrati ha arbitrato una bella partita ed è stato molto bravo. Poi le decisioni vanno ogni tanto da una parte o dall'altra, quello fa parte del gioco del calcio… è un divertimento…"

Un gioco di equilibrio dialettico giostrato sull'ironia che Allegri conosce molto bene, da toscano DOC: "Noi si deve fare come Ercolino… bisogna stare sempre in piedi, bisogna guardarsi indietro adesso, Mourinho è sveglio. Ci vorrà un po' di pazienza, restano 50 giorni: vediamo di divertirci un po' e se non arriva la Coppa Italia e mi porti un altro Tapiro mio figlio sarà ancora più contento…"

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