Steven Gerrard può regalare la Premier League al Liverpool, cercherà di fermare il Manchester City
Anche questa Premier League è stata bellissima. Lo spirito antico si è perso, anche il calcio inglese non è esattamente più quello di una volta, ma il mondo cambia e il calcio pure. Una stagione esaltante per il Manchester City e il Liverpool, dominatori di questo quinquennio. Dominatori e vincenti, anche se in Premier League è stata la squadra di Guardiola a imporsi tre volte su quattro. E i Citizens hanno la chance di piazzare il poker (dal 2018 in poi) oggi. Sembra semplice, almeno lo è apparentemente. Il Manchester è padrone del suo destino, deve vincere in casa contro l’Aston Villa. Se si impone è campione d’Inghilterra. Il Liverpool ospita il Wolverhampton e spera in un favore dell’Aston Villa guidato da Steven Gerrard, uno che ha giocato quasi 800 partite con i Reds e che vorrebbe fare un favore alla sua ‘vecchia’ squadra.
L’incrocio è da paura, quantomeno a livello romantico. Perché sulla carta non c’è partita tra Manchester City e Aston Villa. Guardiola ha più del doppio dei punti dell’Aston Villa (90 contro 44), ma Gerrard il titolo con il Liverpool non è mai riuscito a vincere. Ha conquistato un mare di trofei, su tutti la Champions League del 2005, nella finale più assurda della storia (e dolorosa per i cuori milanisti). Poteva vincerlo il campionato, otto anni fa, ma Steve G sbagliò, proprio lui regalò un gol pesantissimo al Chelsea che mise ko il Liverpool e permise al City di vincere il campionato.
Se lo ricordano tutti gli appassionati di calcio inglese, se lo ricordano a Liverpool e se lo ricorda bene lui Steven Gerrard che deve rimediare e che vuole provare a fare un favore alla sua squadra, che un giorno (ma non adesso, perché Klopp è più che saldo) sarà la sua anche da allenatore.
Le emozioni non mancheranno in quest’ultima giornata, che scatta alle ore 17, in campo tutti insieme. City e Liverpool si giocano il titolo, il Tottenham un posto in Champions, mentre il Manchester United che cerca di chiudere in modo decente una stagione inaccettabile.