L’emozione di Stellini: “Tifo Inter da quando sono nato, Conte ha capito la mia gioia”
Un'intera squadra in conferenza stampa. Così, la vigilia di Inter-Sampdoria, la prima uscita ufficiale dei nerazzurri post Scudetto numero 19, è diventata una occasione anche per omaggiare chi ha partecipato alla galoppata vincente in campionato, stando nel classico ‘dietro le quinte'. E' la squadra di Antonio Conte, capitanata dallo storico collaboratore di sempre, Cristian Stellini.
E' lui l'uomo che ha coordinato il gruppo di otto professionisti al cospetto di Conte, seguendolo nei dettagli, aiutandolo nel lavoro quotidiano, intensificando il proprio ‘credo' all'interno della squadra, in un progetto nato due stagioni fa e resosi concreto la scorsa domenica, con quattro giornate d'anticipo. Un'occasione per presentarsi e raccontare il tutto, è arrivata nella conferenza pre Inter-Samp dove Conte ha lasciato il posto ai propri collaboratori.
"Tifo Inter da quando sono nato, Conte si è accorto subito che sprizzavo gioia da tutti i pori per l'opportunità di lavorare qui". Così, l'ex difensore Cristian Stellini, oggi braccio destro di Conte inizia il proprio racconto di un viaggio conclusosi con il tricolore al petto. Un'attesa lunga 11 stagioni, coronata però nel modo più bello: riuscire da tifoso a ridare alla propria squadra il posto che le compete e che mancava da sempre.
Non si vinceva da troppo tempo, la società aveva bisogno di un allenatore con la mentalità giusta. Questo è stato il lavoro più importante all’inizio, far comprendere l'approccio di Conte al gruppo e al club, dopoi dopo le cose sono cresciute in modo naturale, fluido e costante.
Il fulcro di tutto ciò, sottolinea Stellini, ha un nome e un cognome e si chiama proprio Antonio conte. Un uomo e un tecnico con la mentalità giusta che grazie al lavoro, alla testardaggine e alla sua professionalità è riuscito a invertire il trend: "Bisognava far capire agli interisti cosa volesse dire avere Conte allenatore. – sottolinea Stellini – Serviva un allenatore vincente come lui per ritornare al successo. E' uno straordinario trascinatore, ha coinvolto tutti nel condividere l'obiettivo. E ci è riuscito"
Durante la stagione non c’è stato un reale momento in cui abbiamo capito che questa gioia poteva essere concreta. E' arrivata piano piano la consapevolezza: è stato come vedere un obiettivo prima lontano e avvicinarlo fino a raggiungerlo
