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Spalletti vede qualcosa che non gli piace in conferenza: “Che ca**o dico? Quello che mi pare”

Luciano Spalletti alla vigilia di Spezia-Napoli ha spiegato il perché la sua squadra nonostante il vantaggio debba stare molto attenta. Ma c’è chi la pensa diversamente.
A cura di Marco Beltrami
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Classico appuntamento in sala stampa per Luciano Spalletti alla vigilia di Spezia-Napoli. L'allenatore toscano in conferenza, ha predicato attenzione in vista di un match che sembra alla portata della formazione che sta dominando la Serie A. Da qui alla fine però non ci si potrà concedere passi falsi, per raggiungere l'obiettivo dello Scudetto.

Proprio per questo l'allenatore ha dimostrato di non fidarsi delle inseguitrici, anche di chi in questo momento è distante addirittura 15 punti come l'Atalanta. Il motivo? A detta di Spalletti tutte le big potrebbero essere in grado di infilare una striscia di risultati positivi proprio come ha fatto finora il Napoli e dunque scalare la classifica approfittando di eventuali passi falsi dei partenopei: "I risultati sono capaci di scrivere la storia per cui, bisogna continuare a farli fino alla fine del campionato. Ci sono delle squadre forti, in grandissima salute tipo l’Atalanta, anche se sono a dei punti di differenza".

Le affermazioni di Spalletti però hanno suscitato le perplessità di qualcuno dei presenti, che non pensano probabilmente che il gap sia comunque colmabile. Una situazione che non è sfuggita all'allenatore toscano che si è rivolto al diretto interessato: "Nonostante che lui faccia così… lui… ma così ‘Che ca**o dice?'. Dico quello che mi pare, quello che penso e assomiglia ad una realtà perché all’inizio si diceva che questo non poteva avvenire ed è avvenuto. Ci sono cose che se non ti fai trovare pronto e attento… per quanto riguarda il comportamento e la totale disponibilità della professionalità e dell’attenzione durante le partite e gli allenamenti rischi di rimanerci male".

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Fondamentale per questo, non lasciarsi troppo prendere dai facili entusiasmi: "Nessuno di noi all'inizio diceva che avremmo avuto 50 punti al girone d'andata, per cui bisogna fare in modo di farci trovare pronti, combattere il fatto che un'altra squadra possa fare altrettanto. Di strada ce n'è ancora tantissima e ci sono 54 punti a disposizione". E questo sarà possibile anche grazie al costante incoraggiamento dei tifosi: "I calciatori seguono le indicazioni dell'allenatore, e l'incitamento della curva, se manca qualche componente è difficile. Lo dicevamo della personalità: a volte si passa da cog*lioni per guadagnarci dopo, anche quando devi avere una reazione per forza altrimenti sei considerato meno di quello che sei in realtà".

Attenzione dunque allo Spezia di quel Gotti che Spalletti stima molto e si augura di trovare in campo. Poche certezze per quanto riguarda la formazione, con un solo titolare annunciato ovvero Osimhen: “La partita trappola? Può esistere se facciamo discorsi che riguardano vittorie facili, proiettandoci già ad un finale scoppiettante. A loro interessa dei punti salvezza che meritano per la storia del club e della città. So quanto tempo dedicano alla squadra di calcio. Noi dobbiamo concentrarci su un match importantissimo, sarà una gara difficile in un campo difficile, solo l'attenzione e la dedizione, l'applicazione ci permetterà di andare a sfruttare l'occasione”.

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