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Spalletti tira le orecchie a Manolas dopo Napoli-Juve: “Fortissimi? Dobbiamo dimostrarlo”

Luciano Spalletti è soddisfatto per la vittoria del Napoli sulla Juventus e la terza affermazione in altrettante gare di campionato ma prova a tenere i piedi per terra a tutto l’ambiente prendendo spunto dalle parole di Manolas a fine partita: “Fortissimi? Dobbiamo dimostrarlo. Siamo quello che si fa, non quello che si dice”.
A cura di Vito Lamorte
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Luciano Spalletti è soddisfatto della vittoria del Napoli sulla Juventus ma prova a tenere l'ambiente azzurro con i piedi per terra. L'allenatore toscano è diventato il secondo allenatore nella storia del club azzurro a vincere tutte le prime tre gare di Serie A sulla panchina partenopea dopo Rafael Benítez (4/4 nel 2013) e in seguito alla terza partita stagionale vinta è intervenuto ai microfoni di DAZN: "Alla fine del primo tempo si tenta sempre di dire qualcosa e fare qualcosa. Ciò che diventa fondamentale è la reazione dei calciatori. Nessuno ti consegna a casa quello che vuoi, se non reagisci le cose continuano come erano iniziate. Nel secondo tempo abbiamo messo questo trequartista in più, Ounas, e lì qualche sbocco l'abbiamo trovato. Però poi è stata la pressione in generale che ha determinato che ci fossero degli errori, sia da parte nostra perché il primo gol è un infortunio, sia da parte della Juventus".

A chi gli chiede quanti Kalidou Koulibaly vorrebbe avere in rosa il tecnico di Certaldo ha risposto così: "È troppo facile rispondere. Lo sapete bene anche voi, è una roba veramente da dover toccare e vedere da vicino. Lui ha sempre 2-3 punti in più degli altri. Passa sempre davanti a tutto e ha questa forza di essere veramente il comandante di una squadra da un punto di vista di personalità e spessore, è davvero un grande uomo Koulibaly".

Quando la squadra è usciva dal campo Manolas ha urlato che questo Napoli è ‘"fortissimo" ma Spalletti cerca di smorzare i toni e riportare per terra il difensore greco, protagonista in negativo dell'azione dello svantaggio degli azzurri contro la Juventus: "Siamo quello che si fa, non quello che si dice. Io ho intuizioni e belle idee, poi bisogna eseguirle. Dobbiamo dimostrarlo. Io vorrei vincere la Champions League, ma prima devo arrivarci. Non ci gioco. Ho trovato una squadra che vuole andare a giocare, i miei giocatori erano d'accordo. La Juventus abbassava l'attaccante a venti metri dall'area di rigore, non c'erano spazi per i passaggi nella trequarti. Ma avendo i quinti a metà strada siamo riusciti a dargli fastidio. Ma noi dobbiamo fare meglio di così. Si possono fare tutti i complimenti che ci pare, la squadra ha meritato di vincere, poi ci si mette lì, si ricrea quella corteccia di ciò che va migliorato. Nella costruzione dell'azione bisogna fare meglio. E Manolas è uno di quelli che deve migliorare molto".

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