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“Sono entrato nello spogliatoio dell’Italia, il clima era tombale”: il grande dolore per Spinazzola

Nessuna festa, nessun urlo come sarebbe stato lecito immaginarsi nello spogliatoio dell’Italia dopo la vittoria sul Belgio e la qualificazione per le semifinali degli Europei: solo il grande dolore per il terribile infortunio di un compagno. Il presidente federale Gravina svela quanto la vicenda di Spinazzola abbia scossi gli azzurri: “Era come se avessimo perso”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Adesso per Leonardo Spinazzola comincia l'ennesima risalita della sua carriera costellata di infortuni, il più grave dei quali – la rottura del legamento crociato nel maggio di tre anni fa – è a sua volta meno duro da superare rispetto alla lacerazione totale del tendine d'Achille, vero incubo per ogni sportivo di alto livello.

L'esterno della Roma e dell'Italia con ogni probabilità sarà operato quanto prima in Finlandia dal professor Sakari Orava dell'Hospital NEO di Turku, uno dei massimi specialisti mondiali in fatto di tendini, che ha assunto la fama di ‘medico dei miracoli'. Spinazzola spera che a 28 anni ci sia ancora tanto calcio davanti a lui ed il messaggio postato a poche ore dal grave infortunio occorsogli contro il Belgio è il manifesto della sua voglia di non mollare: "Tornerò presto! Ne sono sicuro!".

Il dramma del ragazzo umbro ha comprensibilmente gettato un'ombra sulla gioia della Nazionale azzurra, qualificatasi per le semifinali degli Europei dove affronterà la Spagna martedì prossimo. Anzi, più di un'ombra: l'atmosfera che sarebbe stato lecito immaginarsi di festa era invece oppressa da una cappa plumbea, come svela il presidente federale Gabriele Gravina. "Entrando nello spogliatoio c'era un silenzio tombale, come se avessimo perso. È uno dei momenti che più ricorderò nella mia carriera di sportivo. Questi ragazzi hanno condiviso il dolore, anche fisico, del compagno. Questo è un segno di bellezza, questo vogliamo trasmettere agli italiani".

Adesso quegli stessi compagni proveranno a dedicare qualcosa di molto grande allo sfortunato Leonardo: l'obiettivo è arrivare a giocarsi gli Europei nella finale di Wembley l'11 luglio. Roberto Mancini sarà chiamato a dover sostituire uno degli uomini migliori non solo dell'Italia finora, ma dell'intero torneo. Due le opzioni possibili: l'inserimento di Emerson Palmieri a sinistra, oppure dirottare Di Lorenzo da quella parte con Toloi a destra. A chiunque tocchi, non far rimpiangere Spinazzola sarà dura.

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