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Serie A spaccata sui diritti TV a DAZN: “Offerta ricca”, “Problemi tecnici”

I numeri dell’ultima votazione sui diritti Tv vedono Dazn ancora in vantaggio rispetto a Sky ma non basta: ha ottenuto 11 consensi, ne servono almeno 14 per raggiungere quella maggioranza qualificata che comporterebbe un cambio epocale nella trasmissione e nella visione del calcio rispetto alle abitudini degli italiani. Ecco cosa può succedere in caso di scadenza del bando.
A cura di Maurizio De Santis
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L'ennesima fumata grigia in assemblea di Lega Serie A rimanda a venerdì 26 marzo l'assegnazione dei diritti televisivi per il triennio 2021-2024. E dovrebbe essere l'ultima, quella decisiva, considerata la scadenza del bando per lunedì 29 marzo quando le offerte sul tavolo diverranno carta straccia e l'asta verrà annullata. I numeri dell'ultima votazione vedono Dazn ancora in vantaggio rispetto a Sky ma non basta: ha ottenuto 11 consensi, ne servono almeno 14 per raggiungere quella maggioranza qualificata che comporterebbe un cambio epocale nella trasmissione e nella visione del calcio rispetto alle abitudini degli italiani. Otto le società astenute con il Cagliari che ha abbandonato la video-conferenza poco prima che fossero dichiarate le intenzioni di voto.

Quale siano certezze e perplessità sul tavolo lo riassumono due posizioni a corredo della riunione. Il presidente del Torino, Urbano Cairo, s'è schierato per il sì a Dazn elencando al Corriere della Sera i 3 motivi che lo hanno spinto a dare il proprio assenso: "offerta più vantaggiosa dal punto di vista economico, garanzie tecnologiche per la copertura, necessità di avere una posizione chiara per la scadenza imminente".

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L'amministratore delegato del Sassuolo, Giovanni Carnevali, spiega in buona sostanza quali sono le motivazioni del fronte che tira la volata a Sky. Una su tutte: gli eventuali problemi di natura tecnica della piattaforma streaming he dovrebbe gestire la maggioranza delle partite: "La nostra scelta non è tanto basata sull’aspetto economico – ha ammesso all'Adn Kronos – ma più che altro si tratta di un discorso di strategia, di una visione più globale, piuttosto che solo economica, altrimenti sarebbe molto facile… un’offerta è più alta dell’altra e la si sceglie. In questo momento noi non siamo ancora pronti a fare questo tipo di passaggio e dobbiamo mettere sempre al primo posto il tifoso, perché è un fedele, e noi non possiamo perdere chi ha sempre dimostrato fedeltà nei confronti del calcio.".

La lettera di Sky: conferma il proprio impegno per il triennio

Cosa accadrà qualora le società di Serie A non riuscissero a trovare un accordo entro i tempi previsti? Sky, che al momento appare svantaggiata nel numero dei consensi, ha inviato una lettera ai presidente dei club di Serie A a firma dell’ad, Maximo Ibarra. Un documento nel quale fornisce una sorta di exit strategy qualora si arrivasse al 29 marzo con un nulla di fatto: conferma il proprio impegno su diritti tv per il prossimo triennio e ribadisce a parità di condizioni l'offerta per trasmettere le partite del prossimo campionato.

C'è un passaggio della lettera che è altrettanto fondamentale, fa capire come la partita sia ancora aperta e tutto può succedere. Nel caso fosse indetto un nuovo bando, Sky fa sapere di essere interessata "a partecipare alla nuova gara con un’offerta quantomeno altrettanto competitiva per il medesimo insieme di diritti e sarebbe pronta anche a riflettere nell’offerta stessa eventuali miglioramenti dei pacchetti".

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