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Serie A, cosa cambia alla ripresa del campionato: la novità delle 5 sostituzioni

La Figc lo ha chiesto a novembre scorso adesso lo ha fatto anche la Premier ma sulla possibilità di portare a 5 il numero delle sostituzioni durante i 90 minuti regolamentari dovrà pronunciarsi l’International Football Association Board. È probabile che autorizzi il provvedimento in via straordinaria considerata la situazione di emergenza.
A cura di Maurizio De Santis
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Cinque sostituzioni a partita. È questa la novità regolamentare che potrebbe caratterizzare la ripresa dei campionati, in Europa come in Italia almeno fino al termine della stagione. Una soluzione straordinaria da adottare per questo periodo di emergenza. La Premier League lo ha chiesto espressamente di recente, la Federcalcio ha già avanzato l'ipotesi a novembre scorso ma la decisione spetta all'Ifab: sarà l'International Football Association Board (una sorta di commissione per le riforme costituzionali del calcio) a dare il via libera o meno alla modifica che da più parti viene auspicata come strumento precauzionale e di protezione della salute di tutti i giocatori.

Lo strumento dei cambi come tutela della salute dei calciatori

A chiarirne la "ratio" è stato il tecnico della Sampdoria, Claudio Ranieri: ha citato come esempio sia la ripresa degli allenamenti (non sarà affatto agevole recuperare una condizione di forma accettabile considerato il mese di stop) sia il calendario da tour de force (che obbligherà le squadre ad andare in campo ogni 3 giorni per chiudere la stagione entro la metà di luglio) oltre alla necessità di tutelare l'integrità degli atleti, in particolare di quelli che – pur essendo guariti del tutto dall'infezione da Covid-19 – hanno subito un forte stress fisico provocato dalla malattia.

Cooling break: 2 pause a match per idratarsi

Altro particolare: giocando d'estate e con temperature più alte, oltre a un tasso di umidità che può incidere sulle prestazioni, resta ferma l'opportunità concessa all'arbitro e alle squadre di beneficiare dei i due cooling break: due brevi pause da effettuare durante i match per consentire ai calciatori di idratarsi e combattere così il caldo in particolare nelle serate estive. Un espediente, quello del time-out, già sperimentato negli ultimi tempi.

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