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Sarri esalta la Lazio ma frena, Champions ancora lontana: “Vediamo, magari qualcuno sviene”

Maurizio Sarri ha parlato ai microfoni di Sky e DAZN al termine della gara vinta dalla sua Lazio all’Olimpico contro il Venezia. Il tecnico frena sull’obiettivo Champions: “È troppo lontana ma se qualcuno sviene vediamo…”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Maurizio Sarri ha parlato ai microfoni di Sky e DAZN al termine della gara vinta dalla sua Lazio all'Olimpico contro il Venezia. Il tecnico biancoceleste si è detto felice della crescita della propria squadra, specie dopo l'uscita dall'Europa League che ha permesso ai suoi giocatori di poter trovare maggiore serenità per concentrarsi su questo finale di stagione. "Tatticamente adesso siamo più ordinati e questo ci facilita la fase difensiva – ha detto a Sky l'allenatore – Sono contento anche della prestazione perché poteva diventare difficilissima questa partita, mi dispiace che sia finita 1-0, poteva finire con qualche gol in più". L'unica nota stonata della serata della Lazio è sicuramente l'ammonizione a Zaccagni che costa all'ex Verona la squalifica per il derby contro la Roma.

Sarri infatti dice la sua su quel determinato episodio e contesta la decisione dell'arbitro: "Il contatto c'è e quindi io sono dell'idea che non tutti i contatti sono rigore ma simulazione mi è sembrato troppo – aggiunge ancora l'allenatore – Era contatto ginocchio contro coscia di Zaccagni, non era rigore ma nemmeno simulazione. È troppo e mi è sembrato precipitoso". L'obiettivo di Sarri adesso resta comunque la Champions per cui lotterà fino all'ultima giornata. L'allenatore però frena per il momento: "Ora è un obiettivo troppo lontano per essere credibile e quindi crediamo in altri obiettivi tangibili in cui i giocatori credono – dice – lasciamo perdere per ora la Champions, ma se qualcuno sviene vediamo".

Il derby di Sarri: "Dobbiamo arrivarci lucidi"

L'assenza di Zaccagni nel derby ha aperto ovviamente la discussione sulla sfida dell'Olimpico contro gli uomini di Mourinho. Sarri è attento e non vuole farsi cogliere impreparato: "Roma squadra forte, a gennaio si sono rafforzati e sono di altissimo livello però queste partite contano relativamente, è una partita a parte – ha aggiunto ancora l'allenatore – Io penso che uno che arriva tranquillo e sereno a un derby è un folle, c'è un'atmosfera diversa e la Roma è in un ottimo periodo e poi i derby fanno storia a sé, dobbiamo arrivarci lucidi".

A DAZN ha poi spiegato le differenze con le prime quattro in classifica: "Ci manca poco o forse niente, noi abbiamo pagato i nostri alti e bassi in maniera pesante – ha detto in conclusione l'allenatore – Abbiamo pagato la nostra incapacità di gestire le partite post Europa League. È un qualcosa che dobbiamo migliorare".

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