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Sarri difende la Lazio: “Con l’Inter ho visto mani addosso, io squalificato per un dito minaccioso”

Maurizio Sarri nel corso della conferenza stampa alla vigilia del terzo impegno della Lazio in Europa League contro l’Olympique Lione è tornato sul finale concitato di sabato contro l’Inter e sulle decisioni del Giudice Sportivo: “Ho visto mani addosso, calci ad un uomo a terra e non ho visto un cartellino rosso. Io squalificato per un dito minaccioso”.
A cura di Vito Lamorte
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La Lazio riceve l'Olympique Marsiglia allo stadio Olimpico per uno dei match più importanti del terzo turno dell'Europa League 2021-2022. I biancocelesti dopo la sconfitta in casa del Galatasaray hanno vinto contro la Lokomotiv Mosca e si apprestano ad affrontare i francesi allenati da Jorge Sampaoli in una partita dal grande fascino. Nella conferenza stampa alla vigilia del terzo impegno del club biancoceleste Maurizio Sarri si è soffermato sul calendario fitto di impegni che la sua squadra avrà nelle prossime settimane e ha lanciato una frecciata alla Lega di Serie A e al presidente Paolo Dal Pino, rigettando il paragone con la Premier League: "Un discorso che investe 7 squadre, queste 7 saranno costrette per 17 partite con meno di 72 ore. Una media di 2,5 per squadra, peccato che noi saremo a 6 e una a 0. Vedo che la Lega Serie A è molto disponibile nei miei confronti, mi risponde sempre a differenza di ciò che fa ad altri. Non pensiamo male e a strategie contro di noi, pensiamo che ci sia stata leggerezza nel calendario. 4 a 2 uno lo può accettare, 6 a 0 diventa difficile. Ho visto che Dal Pino ha parlato di Premier, io non entrerei in questo discorso, gli ricordo che i dirigenti hanno portato oltre 5 miliardi euro, in Italia meno di un quinto. In Premier hanno consentito alle squadre di fare rose di un altro livello. Col Chelsea cambiavo pure 10 partite tra campionato ed Europa, mi sembra un confronto non proponibile in questo momento per la Serie A. Lascerei perdere quello che succede in Premier, è un altro pianeta, come paragonare Nba e basket italiano".

Il tecnico chiede continuità alla sua squadra dopo la vittoria con l'Inter di sabato: "La partita di domani è difficile, giocheremo contro una squadra forte con un gioco tatticamente difficile da affrontare. Per noi ha grande importanza. I francesi hanno tecnica e dinamismo. Dobbiamo dimostrare continuità di rendimento. La reazione dopo la gara con il Bologna è stata importante (vittoria 3-1 nell’ultimo turno con l’Inter), ma ora serve un’altra prova. Non ho mai visto fisicamente dei dati di questo tipo. La gara con l’Inter ha fatto registrare dei numeri che non avevo mai visto. Difensivamente possiamo fare molto meglio. Ho chiesto ai miei giocatori di essere più comunicativi […] La partita di domani è difficile, ma per noi è importante: giocheremo contro una squadra forte, tecnica e dinamica, con un gioco tatticamente difficile da affrontare”.

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L'allenatore biancoceleste ritroverà un calciatore che lui aveva voluto a Napoli ma che è stato vittima di tanti infortuni, ovvero Arkadiusz Milik"Mi preoccupa Milik e tutto l'OM, squadra che ha gamba, tecnica, gioca un calcio difficile da affrontare. Una partita di grande livello e impegnativa, per noi è importante, con le nuove regole questa gara assume grande importanza".

Infine il tecnico del club capitolino è tornato sul finale concitato della gara contro l'Inter di sabato e sulle decisioni del Giudice Sportivo: "Io penso di avere un dito minaccioso, perché sono entrato a fine partita con il Milan dicendo: ‘Non mi devi prendere per il c..o perché io ho 60 anni e tu 20' puntando il dito e questo è stato ritenuto un atteggiamento pericoloso e minaccioso. Mentre sabato, in quei minuti di follia, ho visto mani addosso, calci ad un uomo per terra, dicono anche uno sputo ma non l'ho visto. E non ho visto un cartellino rosso. Quindi penso che il mio dito sia pericoloso e minaccioso".

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