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Sarri alla Roma, cosa manca per la fumata bianca: l’ultimo no di Allegri e l’Europa League

È sempre più vicino l’approdo di Maurizio Sarri sulla panchina della Roma. Paulo Fonseca difficilmente resterà a Trigoria, anche se dovesse portare a casa l’Europa League, snodo fondamentale della stagione giallorossa. Il preferito della proprietà americana sarebbe Allegri, da cui aspetta il no definitivo per affondare su Sarri, pronto a iniziare un ciclo nella capitale.
A cura di Valerio Albertini
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Maurizio Sarri e la Roma, un binomio sempre più vicino alla concretizzazione. L'avventura di Paulo Fonseca sulla panchina giallorossa, infatti, sembra arrivata al capolinea a prescindere da come finirà la campagna europea e il nome dell'ex tecnico della Juventus sembra essere il più probabile per sostituire il lusitano.

L'ex allenatore dello Shakhtar Donetsk da tempo ha capito che la società non è orientata a puntare su di lui per il futuro e si è già rassegnato a dover lasciare la Roma. Difficilmente i Friedkin cambieranno idea, a meno che Fonseca non riesca a vincere l'Europa League, ma lui potrebbe comunque scegliere di non continuare a Trigoria. La caccia al suo sostituto, dunque, è iniziata ormai da un po': da gennaio si rincorrono voci di incontri tra il general manager giallorosso Tiago Pinto e candidati alla panchina come Massimiliano Allegri e Maurizio Sarri.

Allegri resta il preferito, ma difficilmente dirà sì

Tra i due toscani, il livornese resterebbe il preferito della proprietà americana, alla ricerca di un allenatore che possa finalmente riportare un trofeo nella sponda giallorossa della capitale. L'ex tecnico del Milan, però, ha perso quota nelle ultime settimane, come testimoniato dal diradarsi dei contatti tra le parti. Allegri difficilmente accetterebbe di prendere in mano una squadra che non parteciperebbe alla Champions League e la concorrenza per arrivare a lui si farà sempre più agguerrita con l'avvicinarsi della conclusione della stagione. Per questo, a Trigoria aspettano ancora una sua risposta definitivamente negativa per buttarsi a capofitto sull'altro toscano, quel Maurizio Sarri che resta un nome molto gradito alla proprietà americana e che, da parte sua, accetterebbe con piacere la panchina giallorossa.

L'agente di Sarri incontra Tiago Pinto

L'agente dell'ex allenatore del Chelsea, Fali Ramadani, sbarcherà nelle prossime ore in Italia per incontrare Tiago Pinto. Si tratterà di un meeting più che interlocutorio, nel quale i due proveranno fin da subito a gettare le condizioni per arrivare a un accordo che consentirebbe a Sarri di prendere in mano la Roma alla fine di questa stagione. Difficilmente, con una semifinale di Europa League alle porte, si potrà arrivare immediatamente alla fumata bianca, anche perché il tecnico nato a Napoli è ancora sotto contratto con la Juventus fino a giugno e avrebbe un'opzione per un prolungamento di un altro anno a 7 milioni di euro. Per non attivarlo, i bianconeri dovrebbero pagargli una penale da 2,5 milioni, ma è molto probabile che si arrivi a un accordo che farebbe comodo a entrambi.

Perché Sarri è gradito alla proprietà giallorossa

Anche Sarri è corteggiato da altri club europei, ma si è ormai convinto di iniziare un ciclo nella capitale. È questo suo entusiasmo uno dei motivi che hanno spinto i Friedkin a puntare su di lui. La società riconosce all'ex tecnico dell'Empoli la capacità di valorizzare un gruppo di giovani come quello della squadra giallorossa e la voglia di Sarri di accettare un piano che la preveda come punto essenziale è stata molto apprezzata a Trigoria. Inoltre, il profilo internazionale di un allenatore che ha già vinto sia in Italia che in Europa piace alla proprietà, conscia del fatto che la rosa a sua disposizione gli sarebbe gradita. Sarri, infatti, è convinto che la Roma disponga di un'ottima base su cui impostare il suo 4-3-3, in cui avrebbe bisogno solo di pochi rinforzi mirati. Tutto pronto, dunque, per vedere all'opera il sarrismo nella capitale, in attesa dell'ultimo no di Allegri e del finale di stagione europeo dei giallorossi.

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