Rubati un paio di guanti Mundial di Zoff, erano in mostra per una serata di beneficenza

I guanti di un portiere sono come il diario dei ricordi, nei palmi delle mani puoi leggere il racconto di una carriera. In quelli di Dino Zoff, numero uno dell‘Italia Mundial a Spagna '82, c'è anche la narrazione di un'impresa che ha scritto una delle pagine più belle del calcio italiano. "Campioni del Mondo! Campioni del Mondo! Campioni del Mondo!" urlò per tre volte Nando Martellini nel microfono, abbandonandosi all'emozione per la vittoria sulla Germania Ovest (3-1) scandita dalle reti Paolo Rossi, ‘Spillo' Altobelli e dall'urlo iconico di Marco Tardelli.
Quei ferri del mestiere in parte li ha tenuti per sé, in parte li ha donati per amicizia oppure perché fossero usati per beneficenza. Ed era questo il senso della mostra "Un Secolo d'Azzurro" esposta all'Hilton Rome Airport della Capitale. Un bel gesto da parte dell'ex calciatore che qualche malintenzionato ha sfruttato per altri fini e mettere a segno un furto: i guanti in esposizione per quella serata sono stati rubati e avevano un valore particolare.

"È la prima volta che subiamo un furto così grave in cinque anni di attività – ha ammesso Aldo Rossi Merighi, promotore di ‘Un Secolo d'Azzurro' -. I guanti di Zoff rappresentavano uno dei fiori all'occhiello della nostra collezione che comprende oltre 500 cimeli dal 1870 al 2023".
Com'erano fatti i guanti? La manifattura era più semplice ed essenziale rispetto a quelli attuali, progettati in base a nuovi materiali e assemblati secondo tecnologie rinnovate. Ma se avevi tra i pali un portiere del calibro di Zoff bastavano per dire di essere in buone mani. Il palmo era rosso fuoco (in omaggio alla Spagna) mentre il dorso sfumato con i colori grigio e nero, accostamenti cromatici che andavano a corredo del logo UhlSport: l'ex numero uno (e capitano) dell'Italia li utilizzò sia per vincere quell'edizione della Coppa del Mondo sia nella stagione successiva alla Juventus.

Non è l'unica reliquia di quell'estate esaltante ma il dispiacere e l'amarezza per il brutto episodio sono ugualmente profondi. Un altro paio di guanti sono conservati nel Museo del calcio di Coverciano, mentre quello trafugato nelle ultime ore era stato associato alla mostra "Un Secolo d'Azzurro" da circa un mese. Erano lì per una buona causa, ma non è bastato a fermare la mano di chi li ha presi e infilati per il verso sbagliato.