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Riapertura stadi, il premier Conte frena: “È inopportuna”. Salvini: “Così si cavalca la paura”

Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, frena sulla riapertura degli stadi: “Riaprire gli stadi o manifestazioni dove ci si siede uno accanto all’altro non è assolutamente opportuno”. Evidenziando anche l’inevitabile rischio assembramenti che si potrebbero creare sia all’entrata che all’uscita dagli impianti sportivi. La replica del leader della Lega, Matteo Salvini: “Non sono d’accordo, alla terza partita con il pubblico finto, cambio canale”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Nei giorni scorsi si è parlato con insistenza della volontà, da parte dei vari club di Serie A, di accelerare le pratiche per la riapertura degli stadi ai tifosi. A tal proposito, la Regione Piemonte è infatti venuta subito in soccorso di Juventus e Torino per cercare di provare ad aprire gli impianti sportivi quantomeno ad un numero ridotto di spettatori. Fra richieste, documentazioni da compilare e opportuni protocolli da rispettare, è però intervenuto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che ha fatto chiarezza sulla faccenda:

"Riaprire gli stadi o manifestazioni dove ci si siede uno accanto all'altro non e' assolutamente opportuno". Il pensiero netto del premier che, ospite alla festa de ‘Il Fatto Quotidiano', chiarisce come questa pratica sia assolutamente poco indicata in questo preciso momento parlando anche delle difficoltà e dell'inevitabile rischio assembramenti all'entrata e all'uscita degli stessi stadi. Ipotesi riapertura, dunque, al momento scartata dal premier.

Riapertura stadi, il premier Giuseppe Conte: "È assolutamente inopportuno"

Il presidente del Consiglio, Giuesppe Conte, prende le distanze circa una possibile riapertura degli stadi: "Non è assolutamente opportuno".  Ha sottolineato lo stesso premier alla festa de ‘Il Fatto Quotidiano', chiudendo così alla possibilità di un'apertura degli stadi di calcio almeno durante questa fase della pandemia di Covid-19.

Conte ha anche evidenziato come sia inevitabile il rischio di un assembramento: "Per quanto mi riguarda, la presenza allo stadio, così come a manifestazioni dove l'assembramento è inevitabileha detto Giuseppe Contenon solo sugli spalti ma anche in fase di entrata e uscita, non è assolutamente opportuna". Un presa di posizione netta da parte del premier che per il momento frena sulla riapertura degli stadi al pubblico, specie in questa fase.

La replica di Salvini: "Non fa bene al Paese continuare a dire no"

Il leader della Lega, Matteo Salvini, risponde puntuale al pensiero del premier Giuseppe Conte, che ritiene inopportuna la riapertura degli stadi. Questo uno stralcio del suo intervento a Radio Punto Nuovo: "Io non sono d'accordo con Conteha detto Salvini – Lo sport è vita, è passione, il calcio è fondamentale". Ma non è tutto, Salvini prende come esempio l'Emilia Romagna che ha consentito l'apertura, in minima percentuale, del pubblico al Gran Premio di motociclismo: "Dico al caro signor Conte: senza fare questioni di partito, che la regione Emilia Romagna, governata dal Pd, organizzerà il Gran Premio e sarà presente il pubblico, contingentato, ma è previsto. Invitiamo alla cautela, alla prudenza, alla distanza, al buon senso, cosa che tutti hanno dimostrato in sei mesi".

Il leader della Lega continua: "Non vogliamo fare i concerti di Vasco al San Paolo, ma sono sicuro che fa il male dell'Italia chi cavalca ancora la pauraha aggiunto, prendendo ad esempio anche il caso di Festival del CinemaVenezia, per esempio, è ripartita dal Festival del cinema dove si è entrati scaglionati e in sicurezza. Non si fa il bene del Paese continuando a dire no. Gradualmente e prudentemente dobbiamo andare avanti". La chiusura con una battuta: "Poi, da tifoso dico: alla terza partita con il pubblico finto, cambio canale. E ricordo a tutti che noi abbiamo stadi enormi. Prima si torna ad uno sport in presenza, meglio è, sempre rispettando le norme".

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