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Pirlo preso in giro dalla Turchia: i tifosi del Galatasaray non hanno dimenticato, spunta Terim

Andrea Pirlo si ritrova sommerso dalle critiche e con una carriera da allenatore da ricostruire da zero: troppo deludente la sua prima esperienza in panchina, così come fallimentare la stagione della Juventus. Pe lui non ci sono soltanto critiche, ma anche prese in giro: c’è chi non dimentica, anche se lontano, ed approfitta per togliersi qualche sassolino dalla scarpa.
A cura di Paolo Fiorenza
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Come se non bastasse il momento nero della Juventus, alle prese con una stagione fallimentare dopo la striscia storica dei 9 Scudetti consecutivi, Andrea Pirlo deve incassare anche le pesanti critiche sul piano personale di chi non aspettava altro da inizio stagione per bollarlo come un flop. Erano in molti ad aver ritenuto un azzardo la mossa di Agnelli di consegnare la panchina bianconera ad un esordiente senza alcuna esperienza ed ora quegli stessi spiegano come sia assolutamente nell'ordine delle cose quanto accaduto.

Pirlo è uomo di calcio da una vita e sicuramente aveva messo in preventivo i rischi di partire subito da una piazza con aspettative altissime: un insuccesso avrebbe potuto significare bruciarsi e così è stato. La sua conferma per la prossima stagione ormai appare impossibile anche qualora dovesse centrare la qualificazione alla Champions League e vincere la Coppa Italia. Il bresciano dovrà rimboccarsi le maniche e ripartire da zero o quasi.

Quello che forse Pirlo non si aspettava era di essere taggato su Twitter al fischio finale di Juventus-Milan 0-3 da un account turco, col volto di Fatih Terim in primo piano ed una frase in uno stentato italiano: "Finito giocare, resultante importante". Si tratta di un seguitissimo account di tifosi del Galatasaray, club attualmente allenato proprio dall'adorato Imperatore 67enne, alla sua quarta esperienza sulla panchina dei Leoni. Gli ultimi due ritorni erano stati inframmezzati dalla panchina della Turchia, mentre tra il 2000 e il 2002 Terim aveva allenato in Serie A Fiorentina e Milan.

Proprio al Milan il tecnico turco aveva incrociato la propria strada con Andrea Pirlo, ma per soli 70 giorni: nell'estate 2001 approdarono entrambi in rossonero, ma Terim fu esonerato a novembre. Il giovane Andrea giocò solo spiccioli di partite, poi con Ancelotti sarebbe esploso diventando uno dei giocatori più forti al mondo nel suo ruolo. Un incrocio così veloce e poco felice da far sì che tanti anni dopo, quando Pirlo discuterà la sua tesi da allenatore a Coverciano, ‘si dimentichi' di citare Terim tra i suoi allenatori da ringraziare. L'unico non nominato.

"…Infine un ricordo ai compagni di carriera che mi hanno accompagnato durante la mia carriera ed a tutti i tecnici che ho avuto, ognuno di loro mi ha lasciato qualcosa: Moro, Reja, Materazzi, Hodgson, Lucescu, Simoni, Colomba, Mazzone, Ancelotti, Leonardo, Conte, Allegri, Viera. Ed in nazionale: Tardelli, Gentile, Trapattoni, Lippi, Donadoni e Prandelli".

Che sia stata una dimenticanza, una ‘rimozione' oppure una omissione volontaria, i tifosi dell'Imperatore non hanno perso tempo per ricordare a Pirlo che – almeno al momento – tra i due come allenatori non c'è confronto. Accompagnando l'immagine del Terim milanista con quella frase che lo stesso tecnico turco aveva pronunciato nel novembre del 1999 al termine di un Bologna-Galatasaray finita 1-1, in risposta ad un giornalista italiano che eccepiva sulla giustizia del risultato. Già allora l'Imperatore masticava l'italiano e rispose con un serafico concetto: quando la partita finisce, conta il risultato. Riproposto dai tifosi turchi la sera in cui il Milan batte 3-0 la Juventus di Pirlo. Sicuramente buon Andrea ha cose più importanti a cui pensare per prendersela.

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